Scoppia la polemica nel Consiglio comunale di Albano Laziale. Undici consiglieri hanno presentato una mozione per chiedere il richiamo pubblico del consigliere di maggioranza Marco Alteri (Lista Civica Identità e Bene Comune, Massimiliano Borelli sindaco).
È accusato di aver utilizzato un linguaggio offensivo contro i cittadini che non hanno partecipato al referendum.
La scintilla è scoppiata il 9 giugno 2025, quando Alteri, tramite un post pubblicato sul suo profilo Facebook riconducibile alla sua carica pubblica, ha definito “pezzi di me**a” i cittadini che non hanno esercitato il diritto di voto.
Le parole del consigliere hanno immediatamente provocato indignazione tra gli esponenti dell’opposizione, che hanno firmato una richiesta formale per inserire all’ordine del giorno del Consiglio una mozione di condanna e censura ufficiale.
Il post su Facebook di Marco Alteri
Albano, le accuse: offesa ai cittadini e danno d’immagine al Comune
Secondo quanto riportato nel documento firmato dai consiglieri di opposizione il 10 giugno 2025, le affermazioni di Alteri violano principi costituzionali, statutari e di etica pubblica.
Il linguaggio usato, si legge nella mozione, rappresenta una “offesa grave alla cittadinanza” e compromette non solo il rispetto dovuto ai cittadini, ma anche la dignità istituzionale dell’intero Comune di Albano.
Richiamati nella mozione anche l’art. 54 della Costituzione — che impone ai titolari di cariche pubbliche di agire con “disciplina ed onore” — e diversi articoli dello Statuto Comunale, che obbligano gli amministratori al rispetto della comunità e al decoro della comunicazione istituzionale.
Viene inoltre menzionato il codice ANAC del 2023, che fornisce linee guida comportamentali anche per le comunicazioni via social.
Proposta di censura e possibili azioni legali di Albano contro il ‘suo’ consigliere
La mozione presentata chiede che l’episodio venga discusso e votato nella prima seduta utile del Consiglio Comunale, già fissata per lunedì 16 giugno 2025 alle ore 19:00, una riunione straordinaria inizialmente convocata solo per discutere la sospensione del progetto del maxi traliccio in via Valle Pozzo.
Ma l’intervento richiesto contro Alteri potrebbe catalizzare almeno una ulteriore parte di attenzione della seduta.
Oltre al richiamo pubblico, i consiglieri propongono anche la trasmissione dell’atto alla Prefettura di Roma e al Segretario Generale per eventuali provvedimenti disciplinari.
In aggiunta, si chiede al Sindaco di valutare, tramite l’Avvocatura comunale, se sussistano estremi per avviare un’azione risarcitoria per danno d’immagine contro Alteri, ai sensi dell’art. 2043 del Codice Civile.
Chi ha firmato la mozione, tra i consiglieri di opposizione
Tra i firmatari del documento figurano consiglieri noti sia della maggioranza che dell’opposizione: Massimo Ferrarini, Roberto Cuccioletta, Marco Moresco, Romeo Giorgi, Giuseppa Guglielmino, Federica Nobilio, Matteo Mauro Orciuoli, LUca Nardi, Giovambattista Cascella, Laura Faccia e Simonetta Lucci.
Cosa dice Marco Alteri
Contattato da Il Caffè, il consigliere Marco Alteri attacca, più che difendersi:
“Il presupposto della mozione è falso. Io non ho usato l’epiteto indistintamente contro tutti i cittadini che non sono andati a votare. Basta leggere il post.
Io mi sono rivolto in maniera pesante contro una categoria specifica, che sono i menefreghisti, che secondo me rappresentano un problema contro la democrazia”.
Per capire a chi si rivolge Alteri, riportiamo dal suo post:
“Quelli che tanto la cittadinanza ce l’hanno e si arrogano il diritto di scegliere anche per chi non ce l’ha, e magari li curerà quando staranno male.
Quelli che hanno il posto fisso o sono pensionati ed egoisticamente pensano che le tutele sul lavoro non li riguardano”.
Il post di Alteri ‘incriminato’ al momento è ancora ben visibile sul suo profilo Facebook:
“Lo lascio – dice il consigliere -. Già dire ‘menefreghista’ deve diventare un disvalore sociale. Trovare 11 consiglieri che difendono questa categoria di persone, secondo me li caratterizza”.
Tensioni politiche in vista delle elezioni
La politica ad Albano si accende sempre più su ogni piccola questione, soprattutto con l’avvicinarsi alle prossime elezioni amministrative.
Alteri è certo: “Sicuramente è un attacco strumentale“.
Abbiamo chiesto al consigliere comunale Alteri se, nel caso che venga messa al voto una qualsiasi forma di sua condanna, si aspetti qualche sorpresa tra le file della ‘sua’ maggioranza.
“Mi aspetto qualche sorpresa tra le file dell’opposizione, nel momento in cui si rendono conto che quello che hanno scritto è falso. Secondo me qualcuno ha firmato la mozione senza aver letto quello che ho scritto, magari gli è stato riportato.
Albano, i nervi scoperti
Il ‘caso’ Alteri sembra però essere solo il primo di quella che sarà una lunga serie di attacchi tra maggioranza e opposizione, che si andranno ad inasprire con l’avvicinarsi delle elezioni.
E come ci insegnano le passate esperienze, probabilmente bisognerà aspettarsi diverse sorprese, magari anche con improvvisi ripensamenti e passaggi da uno schieramento all’altro.
La politica ad Albano ha i nervi scoperti.
Le varie fazioni sembrano fare a gare anche ad accusare il nostro giornale di strumentalizzare le notizie. Forse vorrebbero che scrivessimo sotto dettatura: un bell’esempio di democrazia, insomma.
La nostra linea è stata e resta improntata alla massima indipendenza e con un unico scopo: quello di informare i cittadini.