Questo provvedimento rappresenta un passaggio cruciale per la società FRALES s.r.l., incaricata del progetto, e apre la strada alla creazione di un deposito definitivo di rifiuti che dovrebbe garantire l’autosufficienza dell’ATO (Ambito Territoriale Ottimale) di Latina.
L’iter autorizzativo ha visto ora quindi l’emissione da parte della Regione Lazio di una Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata nell’ambito del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR).
Aprilia, via libera alla discarica con prescrizioni
Il provvedimento regionale autorizza la FRALES s.r.l. non solo alla realizzazione dell’impianto, ma anche al suo esercizio, seppur subordinato a una serie di condizioni stringenti.
Tra le più significative, l’acquisizione delle necessarie concessioni per la derivazione di acqua da pozzo e per fini idraulici, come indicato dagli uffici della Provincia di Latina.
Un aspetto di fondamentale importanza riguarda le garanzie finanziarie richieste: la società dovrà infatti versare un importo complessivo di oltre 9,3 milioni di euro, suddiviso per i tre lotti della discarica.
Queste garanzie, da prestarsi tramite polizza fideiussoria o fideiussione bancaria, sono finalizzate a coprire la gestione operativa e post-operativa dell’impianto, per un periodo di dieci anni più altri due dalla data di adozione e notifica del PAUR.
L’obiettivo dei proponenti è assicurare la corretta gestione del sito e mitigare i rischi ambientali a lungo termine, ponendo un’attenzione particolare sulla sostenibilità futura dell’opera.
Quel sito “storico” di Aprilia per i rifiuti
L’area individuata per la nuova discarica, estesa per circa 58.000 metri quadrati, è stata in passato teatro di attività agricola e, in parte, era già stata oggetto di scavi per un progetto simile, mai completato, negli anni ’80.
Questa peculiarità del sito, con la presenza di due livelli a quote differenti, evidenzia una storia legata alla gestione dei rifiuti che torna prepotentemente d’attualità. La decisione della Regione Lazio non ha tardato a generare reazioni.
In particolare, il Movimento 5 Stelle di Aprilia ha annunciato l’intenzione di chiedere ai Commissari prefettizi un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio.
Questa mossa sottolinea la ferma opposizione di parte della politica locale alla realizzazione della discarica, paventando possibili impatti ambientali e sulla salute dei cittadini.
La battaglia legale è destinata a infiammarsi, con il futuro della discarica di Sant’Apollonia che si preannuncia ancora incerto e costellato di polemiche.
Le Commissarie alla guida del Comune di Aprilia faranno ricorso al TAR?
Bisogna ora vedere cosa farà la triade di Commissarie che è alla guida di Aprilia, dove la politica è stata commissariata per infiltrazioni mafiose.
La cosa certa è che se ci fosse stato il precedente Consiglio Comunale, quello autoscioltosi, si sarebbe sicuramente proceduto con la presentazione del ricorso al TAR. Maggioranza e opposizione viaggiavano abbastanza unite su questa linea.
Poi è arrivato lo scioglimento per mafia. Nessuno è rimasto a difendere gli interessi dei cittadini di Aprilia.
Le Commissarie prefettizie per definizione sono emanazione del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Il Governo meloni in questa vicenda ha fatto sempre capire da che parte stava, visto che ha praticamente ignorato tutte le interrogazioni parlamentari che sono state sottoposte.
Difficile dunque pensare che le Commissarie vadano contro quella filiera politica che unisce il Governo Meloni alla Giunta Rocca e si attivino per presentare un ricorso al TAR.
Ricorso al TAR: ci pensano i cittadini
I cittadini di Aprilia sono soli. Proprio quando lo Stato dovrebbe dimostrare di non poter essere sostituito dai “mafiosi”, Aprilia non viene difesa dallo Stato.
Sarà comunque il Comitato spontaneo di Via Scrivia a muoversi attraverso una colletta pubblica per riuscire a reperire le risorse e presentare un ricorso al TAR.
Se così avvenisse, lasciatecelo dire, sarebbe davvero una vera brutta figura per lo Stato Italiano e chi oggi lo rappresenta.
La richiesta del M5S al Comune di Aprilia
Ecco il contenuto della richiesta al Comune di Aprilia di presentare ricorso al TAR da parte dell’attivista 5Stelle di Aprilia, Andrea Ragusa.
La Frales S.r.l. Società Agricola – spiega l’attivista 5Stelle di Aprilia, Andrea Ragusa – ha inoltrato alla Regione Lazio, con nota acquisita al prot. regionale n. 1228129 del 05/12/2022, richiesta di attivazione della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale – Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale ai sensi dell’art. 27 bis, del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i. per l’intervento di “Proposta di sito in località Sant’Apollonia, Comune di Aprilia, localizzazione e realizzazione di un/ deposito definitivo di rifiuti atto a garantire l’autosufficienza dell’ATO di Latina”, nel Comune di Aprilia, Provincia di Latina, in località Sant’Apollonia;
Con la Deliberazione del Consiglio Comunale n. 18, seduta ordinaria del 10/05/2023, il Comune ha espresso l’intenzione ferma a non concedere alcuna variante urbanistica finalizzata alla realizzazione di impianti di deposito rifiuti e/o discariche e a sottrarre al territorio ulteriore terreno agricolo.
Con la Deliberazione del Consiglio Comunale n. 62, seduta ordinaria del 12/12/2023, il Comune ha approvato l’avvio del procedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico per il riconoscimento dei beni paesaggistici, archeologici e geomorfologici della “Campagna romana” nella zona nord-ovest del Comune di Aprilia, ai sensi dell’art. 136 comma 1 lettera c) e dell’art. 138 del d. lgs. 42/2004 entro il cui perimetro ricadrebbe il sito oggetto dell’intervento della Società proponente.
Il Consiglio Comunale con la propria Deliberazione n. 1/2024, relativamente al progetto presentato dalla Società, aveva deciso: di esprimere la contrarietà al progetto presentato dalla Società Frales per la realizzazione di un impianto di smaltimento finale in località S. Apollonia; di esprimere parere negativo alla variante urbanistica che la realizzazione dell’opera comporta; di esprimere parere favorevole all’avvio degli interventi di MISE, Caratterizzazione, Analisi di rischio, Progetto di bonifica del sito confinante a quello oggetto della proposta di cui al punto 1), secondo il Piano di azione approvato dal Ministero della Transizione ecologica con Decreto 04 agosto 2022; di dare l’incarico al Sindaco, quale massimo responsabile della salute pubblica, di esprimere parere contrario all’istanza di progetto, in base agli articoli 216 e 217 del Regio Decreto 27 luglio 1934 n. 1265; di inviare la suddetta Deliberazione alla Regione Lazio quale contributo alle osservazioni al progetto di che trattasi entro il 24/05/2023.
Nel corso della prima riunione della Conferenza dei servizi del 23 gennaio 2024, il Rappresentante unico del Comune di Aprilia, nominato con nota prot. n. 8345/2024, ha espresso parere contrario al progetto prendendo atto dei diversi pareri espressi in merito al progetto dai Settori comunali di competenza e della contrarietà del Consiglio comunale, di cui alle Delibere n. 18/2023 e n. 01/2024.
Nel corso della seconda Conferenza dei servizi del 26/11/2024, il Rappresentante unico ha confermato il parere contrario del Comune di Aprilia basandosi sull’espressione/conferma dei pareri dei Settori comunali di competenza, interpellati con nota interna prot. n. 116982/2024.
Nel corso della terza e conclusiva seduta della Conferenza dei Servizi del 14/04/2025, il Comune ha per la terza volta espresso parere negativo motivato, inviato con nota prot. n. 41994 dell’11/04/2025, in cui venivano richiamate le criticità urbanistiche, ambientali, paesaggistiche e la pendenza della dichiarazione di interesse pubblico per l’area della Campagna Romana interessata dall’intervento”.
Chiedo – conclude Ragusa – di dare coerente continuità all’azione amministrativa comunale presentando ricorso al TAR avverso il procedimento di rilascio della pronuncia di compatibilità ambientale avvenuta con Determinazione 23 maggio 2025, n. G06469 della Regione Lazio, Direzione ambiente, cambiamenti climatici, transizione energetica e sostenibilità, parchi”.
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