Consegnato alla presenza del sindaco Aurelio Lo Fazio, dell’assessore all’Ambiente Luca Brignone e del vicesindaco Pietro Di Dionisio, il drone rappresenta un’importante innovazione per la pulizia delle acque locali.
Il progetto “zero plastica”
“Il progetto ‘Zero plastica’ – ha spiegato il sindaco Lo Fazio – era risultato vincitore di un bando regionale sulla Blue economy ed ha trovato oggi, con la consegna del drone marino, la sua concretizzazione”.
“Il sistema integrato per la raccolta delle plastiche in mare e l’avvio delle operazioni di escavo del canale di accesso, vanno nella direzione della sicurezza, della salvaguardia e della valorizzazione del nostro porto”.
Il drone, dotato di un sacco posteriore per raccogliere i rifiuti, consente di identificare e inghiottire la plastica galleggiante nelle acque del porto.
“Si tratta di un grande passo in avanti per la città di Anzio nella lotta contro l’inquinamento marino – ha aggiunto l’assessore Brignone –. Attraverso l’utilizzo di questo strumento ad alta tecnologia, si potrà raccogliere la plastica che si trova in mare attraverso un sacco posteriore”.
Partito l’escavo del canale di accesso al porto
Parallelamente a questa innovativa iniziativa ambientale, è partita ieri mattina anche la prima fase dei lavori di escavo del canale di accesso al porto.
La draga ha cominciato a lavorare per liberare il canale dal banco di sabbia, con l’obiettivo di riportare il fondale a una profondità di 4-4,5 metri all’imboccatura.
“Sono le due fasi che abbiamo annunciato durante una conferenza stampa – ha dichiarato il sindaco Lo Fazio – e che stiamo portando avanti, a tempo di record”.
Le operazioni di escavo proseguiranno poi con una seconda draga, a completamento dell’intervento.
L’integrazione tra tecnologia e lavori di manutenzione si inserisce in un piano complessivo volto a garantire maggiore sicurezza, tutela ambientale e valorizzazione del porto di Anzio.
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