Il finanziamento era previsto per la realizzazione di soluzioni abitative per i migranti impiegati nel settore agricolo, uno degli strumenti chiave del Piano nazionale per contrastare le condizioni di degrado e marginalità in cui versano molti braccianti.
Dopo l’omicidio di Satnam, il Comune di Latina era stato coinvolto in prima linea nei tavoli istituzionali convocati anche in Prefettura, insieme agli altri enti locali e alle autorità nazionali, per discutere di lotta al caporalato.
Il progetto appariva come un’opportunità concreta per agire, ma la mancanza di una rimodulazione dei progetti e l’assenza di un’azione efficace da parte dell’amministrazione comunale ne hanno bloccato l’attuazione.
La denuncia: “molti proclami, ma fondi sfumati”
A denunciare con forza la situazione è Latina Bene Comune (Lbc), attraverso le parole dell’ex sindaco Damiano Coletta e della segretaria del movimento Elettra Ortu La Barbera, che puntano il dito contro l’attuale amministrazione guidata dalla sindaca Matilde Celentano:
«Un anno fa la sindaca Celentano era in prima fila in piazza alla manifestazione per la morte di Satnam Singh. In prima fila anche in Prefettura, quando si costituiva un tavolo di lavoro per stabilire le strategie di intervento».
Ricordano Coletta e Ortu La Barbera come allora ci fossero in ballo oltre 4 milioni di euro di fondi del Pnrr destinati a combattere il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento dei lavoratori. Quei fondi però ora sono andati perduti, denunciano:
«Molti proclami, molti annunci. E oggi invece apprendiamo che quella possibilità è sfumata e quei fondi, a quanto pare, sono persi».
Una responsabilità grave, sottolineano gli esponenti di Lbc, soprattutto considerando che il territorio godeva dell’attenzione diretta del commissario straordinario del Governo per il contrasto al caporalato, Maurizio Falco, ex prefetto di Latina.
“Neppure questo sembra essere bastato all’attuale amministrazione per rimodulare quei progetti, superare gli ostacoli e partecipare con azioni concrete al contrasto di un fenomeno ignobile”.
Lotta al caporalato: “Latina ha perso una chance importantissima”
L’accusa non si ferma qui. Coletta e Ortu La Barbera parlano anche di un’occasione mancata di sinergia con altri Comuni coinvolti, come Cisterna, con cui Latina aveva già condiviso riflessioni e percorsi legati proprio alla vicenda di Satnam.
«Invece il Comune di Latina ha perso una chance importantissima per dare un segnale di svolta. Neppure la tragedia di Satnam, dunque, è servita a individuare precise priorità che un’amministrazione degna di questo nome deve avere: proteggere gli ultimi e i più fragili».
Infine, arriva un appello diretto alla sindaca Celentano:
«Oggi chiediamo con forza che la sindaca, delegata Anci al Welfare, ci metta la faccia. Pur comprendendo le difficoltà che progetti di questa portata comportano, riteniamo inaccettabile aver perso i fondi.
Ci aspettiamo che il Comune spieghi, anche davanti alle altre istituzioni del territorio e ai cittadini, questa rinuncia a combattere una battaglia di civiltà fondamentale».
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