Lo studio, parte della Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze, è stato finanziato dal Dipartimento per le Politiche antidroga della Presidenza del Consiglio e realizzato dall’Istituto Mario Negri.
Latina viene citata due volte: appunto per la cocaina (in aumento) e per le metanfetamine (in calo).
Cannabis, la più consumata
I dati raccolti raccontano di una diffusione sempre ampia della cannabis in tutta Italia, confermata come la sostanza più consumata.
Le differenze tra i territori sono nette: si va dalle 14-15 dosi giornaliere ogni mille abitanti a Vibo Valentia e Trapani, fino alle oltre 90 a Bologna, Roma e Olbia. In media, la cannabis si attesta su 52 dosi giornaliere ogni mille persone.
A Latina cresce il consumo di cocaina cala la metanfetamina
La cocaina, seconda per diffusione a livello nazionale, registra una media di circa 11 dosi al giorno ogni mille abitanti. A Latina, i livelli risultano in crescita rispetto agli anni 2020-2022, una tendenza condivisa con altre città come L’Aquila, Potenza, Terni e Verona.
Un fenomeno che contrasta con il calo registrato a Bari e Perugia e con la stabilità riscontrata in molte altre aree urbane.
Al contrario, nella città pontina si segnala una riduzione nel consumo di metamfetamina. La media nazionale riguardo il consumo di metanfetamina si attesta intorno a 0,15 dosi giornaliere ogni mille abitanti, ma i picchi si registrano a Bologna, Milano, Roma e Venezia. A Latina, invece, i valori risultano in calo, come a Merano.
L’eroina in calo ovunque
L’indagine rileva anche un calo generalizzato del consumo di eroina rispetto agli anni precedenti, con un dato medio nazionale sceso da 2,8 a 1,2 dosi giornaliere ogni mille abitanti.
Le città dell’Italia centrale – in particolare Perugia e Terni – restano quelle con i livelli più alti, ma mostrano anch’esse segnali di riduzione. La tendenza alla discesa riguarda anche Firenze, Ancona, L’Aquila, Roma, Campobasso e Pescara.
Dopo la pandemia, il ‘rilancio’ del consumo
In realtà i dati del 2024 confrontati con quello tra il 2020 e 2022 mostrano un notevole aumento dell’uso di sostanze stupefacenti.
Ma il dato è comunque falsato dalla pandemia del Covid. In quel periodo infatti era diventato più difficoltoso approvvigionarsi di droghe sia per le organizzazioni criminali, che per il consumatore finale. Questa aveva comportato un calo dei consumi.
Consumi e prezzi in leggero calo (la cocaina)
I dati nazionali mostrano un fattore positivo: per la prima volta dal 2018 (se si esclude il periodo pandemico) in Italia si registra un calo del consumo delle droghe. Il calo è limitatissimo e non in tutte le zone, ma comunque è un calo che fa sperare in una inversione di tendenza.
I prezzi medi delle sostanze stupefacenti sono in calo per i ‘grossisti’ che acquistano grandi quantità, per la maggior parte delle droghe. Questo si riflette sui prezzi applicati al consumatore finale, stabili o addirittura in leggero calo, ad esempio per la cocaina.
Nel complesso, l’analisi delle acque reflue restituisce un’immagine dettagliata dei consumi di droga nel Paese. Una mappa che evidenzia come, anche a Latina, le dinamiche del mercato delle sostanze stupefacenti siano in costante evoluzione.
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