La decisione è stata formalizzata dalla Giunta comunale di Pomezia guidata dalla sindaca Veronica Felici con la delibera n. 123 del 23 giugno 2025, segnando un passaggio di grande valore simbolico e concreto per la comunità.
Da bene confiscato a strumento della Asl di Ardea e Pomezia
L’immobile era da anni sotto sequestro, assegnato al Comune di Pomezia nel 2009 dall’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati.
Dopo anni di inutilizzo, il bene trova ora nuova vita grazie alla normativa che consente il riutilizzo a fini sociali degli immobili sottratti alla criminalità.
Un cambio di rotta che restituisce alla collettività ciò che era stato tolto con la violenza e l’illegalità. Il nuovo utilizzo, a titolo gratuito, rafforza l’impegno del Comune di Pomezia nel contrasto alla marginalità e nella promozione dei valori costituzionali.
Una sede Asl per progetti sociali nel cuore di Pomezia, al servizio anche per Ardea
L’immobile si trova nella zona sud del centro di Pomezia, all’interno di un’area condominiale composta da varie ville, conosciuta come “Le Villette”.
La struttura ospiterà gli uffici e le attività del “Consorzio per la gestione degli interventi e dei servizi sociali del Distretto Socio-Sanitario RM 6.4 Pomezia-Ardea”.
Costituito nel 2021 dai due Comuni, il Consorzio è incaricato di gestire interventi rivolti a fasce fragili della popolazione: minori, anziani, persone con disabilità, famiglie in difficoltà.
La scelta dell’immobile di via Cincinnato risponde alle esigenze logistiche e funzionali previste dalla Regione Lazio per l’erogazione efficace dei servizi sociali.
Un atto politico di valore simbolico e civile
La decisione della Giunta di Pomezia non è solo tecnica, ma profondamente politica.
Assegnare un ex bene mafioso alle cure per i cittadini più deboli è un segnale di civiltà e legalità. È la conferma che lo Stato può e deve riappropriarsi degli spazi della criminalità per trasformarli in luoghi di giustizia e solidarietà.
Una scelta coerente con la legge 109/1996, che promuove il riutilizzo sociale dei beni confiscati per restituirli alle comunità ferite dalla mafia.
Il futuro: servizi integrati e prossimità ai cittadini
L’assegnazione della nuova sede permetterà al Consorzio di potenziare l’offerta dei servizi, promuovendo l’integrazione tra le politiche sociali e sanitarie dei due Comuni.
La sede sarà punto di riferimento per operatori, cittadini e associazioni del territorio, favorendo una gestione più efficiente, vicina ai bisogni reali della popolazione.
Se il Consorzio dovesse cessare l’uso dell’immobile per le finalità sociali previste, la struttura tornerà automaticamente nella piena disponibilità dell’Amministrazione comunale di Pomezia, senza necessità di ulteriori atti.
Un palazzo che un tempo era simbolo di intimidazione e potere mafioso diventa oggi baluardo di assistenza, solidarietà e legalità.
La nuova sede dei servizi sociali di Pomezia e Ardea non è solo un luogo fisico: è la testimonianza concreta che il cambiamento è possibile, e che anche le ferite più profonde del territorio possono essere trasformate in risorse per il bene comune.
Leggi anche: Il Comune di Pomezia blocca con un astuto stratagemma i lavori (ritenuti irregolari) di una grande villa