Una nube nera visibile da chilometri di distanza, che ha generato preoccupazione tra i cittadini dei Castelli Romani, di Roma, di Aprilia e del litorale romano.
Nella mattinata odierna l’incendio è sotto controllo, ma in una vasta area del territorio circostante Santa Palomba si sente un odere acre di plastica bruciata.
L’origine è un vasto incendio scoppiato intorno alle ore 15 di domenica all’interno di capannone delle società Ceva Logistics, una multinazionale dei trasporti e della logistica. Le fiamme hanno completamente invaso un capannone di stoccaggio di materiale elettrico in via degli Agrostemmi.
Il rogo, secondo quanto riferito dai Vigili del Fuoco, ha completamente avvolto il fabbricato, con le fiamme che si sono propagate rapidamente tra i materiali altamente infiammabili.
Sul posto operano da ore numerose squadre dei Vigili del Fuoco provenienti dai distaccamenti di Pomezia, Velletri, EUR, Marino e Pisana, supportate da cinque autobotti, un carro schiuma, il carro autoprotettori e il funzionario di guardia.
È stato inoltre fatto alzare in volo anche l’elicottero Drago/159 per monitorare l’estensione del fumo e verificare possibili criticità nelle aree circostanti.
L’apprensione dei cittadini
Al momento non si registrano feriti, ma la situazione continua a destare forte apprensione tra i residenti dei comuni limitrofi, che hanno documentato in tempo reale sui social l’avanzare della nube, spinta dal vento verso aree densamente abitate.
Ciò che alimenta la preoccupazione dei cittadini è l’assenza di comunicazioni ufficiali – oltre quella diramata dai Vigili del Fuoco – su quali materiali stiano effettivamente bruciando e sull’eventuale attivazione di monitoraggi ambientali da parte di Arpa Lazio.
Non è ancora chiaro se siano stati avviati campionamenti dell’aria, indispensabili per accertare la presenza di sostanze nocive.
In passato, proprio nella zona tra Pomezia e Santa Palomba, si sono verificati episodi simili che hanno avuto ripercussioni sanitarie e ambientali.
Per questo motivo, molti residenti chiedono interventi rapidi e informazioni trasparenti da parte delle autorità sanitarie e ambientali.
Mancano informazioni ufficiali
La nube è ancora visibile e continua a spostarsi, rendendo urgente una valutazione del rischio per la popolazione e per l’ambiente.
In assenza di indicazioni ufficiali, alcuni cittadini si sono cautelati chiudendo le finestre e limitando le attività all’aperto, soprattutto nei comuni più vicini alla zona industriale in fiamme.
Si attendono aggiornamenti da parte della Prefettura di Roma, della Regione Lazio e dell’Arpa, chiamate a dare risposte immediate su un evento che potrebbe avere gravi conseguenze ambientali.
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