Il Festival Tendance è un evento dedicato alla danza contemporanea che si è tenuto per 13 edizioni a Latina e altre località della provincia. L’ultima edizione del Festival Tendance si è tenuta lo scorso anno, nel mese di maggio a Latina, Pontinia e Sezze.
Di questo e del futuro del sostegno pubblico alle attività culturali nel settore dello spettacolo dal vivo parla un’interrogazione parlamentare al Ministro della Cultura presentata da Elisabetta Piccolotti e altri deputati.
Tagli al teatro sperimentale in favore di scelte più tradizionali
L’interrogazione, discussa nella seduta del 27 giugno 2025, segnala come i criteri ufficiali abbiano cancellato o ridotto il peso di parole-chiave tradizionalmente fondamentali per la valutazione dei progetti culturali, quali «contemporaneo», «rischio culturale», «innovazione» e «transdisciplinarietà».
Secondo gli interroganti, questa scelta comporta una svalutazione della ricerca e della sperimentazione artistiche, orientando di fatto i finanziamenti verso un teatro più commerciale.
Un fenomeno che, a loro avviso, potrebbe anche contribuire ad aumentare i costi dei biglietti, limitando l’accesso del pubblico agli spettacoli dal vivo.
Cancellati i finanziamenti al festival Tendance di Latina
Particolarmente rilevante è il riferimento ai risultati della Commissione consultiva per la danza, pubblicati il 17 giugno 2025, in cui spicca la cancellazione di sei festival dal finanziamento, tra cui il festival Tendance, l’unico evento di danza riconosciuto nel territorio di Latina.
Gli interroganti definiscono emblematico questo caso, segnalando una netta preferenza verso produzioni di balletto classico e realtà artistiche di recente costituzione, in una scelta giudicata conservatrice e lontana da un reale sostegno alla creatività contemporanea.
L’interrogazione cita anche le dimissioni di tre membri espressione degli enti locali dalla Commissione consultiva per il teatro, avvenute in aperto dissenso con le scelte della maggioranza ministeriale.
I dimissionari hanno contestato in particolare il declassamento della Fondazione Teatro della Toscana per motivazioni definite «pretestuose», un fatto che secondo gli interroganti preannuncia esiti preoccupanti e discriminatori anche per altre commissioni coinvolte nella valutazione di progetti multidisciplinari.
L’impatto dei tagli
Viene inoltre denunciato il pesante impatto dei tagli, estesi retroattivamente anche ai progetti realizzati nel primo semestre del 2025, che ha causato l’annullamento di date, la cancellazione di posti di lavoro e una significativa instabilità nella pianificazione di compagnie, festival e scuole di formazione.
Nell’interrogazione si chiede quindi se il Ministro sia a conoscenza di queste criticità e se intenda chiarire la coerenza dei nuovi criteri con le linee guida europee e internazionali sul sostegno alla creatività contemporanea.
Inoltre, si sollecitano iniziative volte a garantire il rispetto del pluralismo culturale, la libertà artistica e l’accesso democratico alla cultura, principi fondamentali sanciti dalla Costituzione.
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