Il punto vendita sorgerà in via dei Castelli Romani n. 12, su una superficie commerciale di oltre 2.100 metri quadrati, all’interno di un complesso già a destinazione commerciale.
L’autorizzazione, concessa dopo una lunga procedura amministrativa, apre la strada all’arrivo di un nuovo attore del commercio asiatico nel quadrante sud della Capitale.
L’apertura al pubblico è attesa entro l’estate.
La struttura, che venderà generi non alimentari come articoli per la casa, casalinghi e prodotti vari, sarà gestita dal legale rappresentante W. Q..
Il progetto si colloca in una zona nevralgica per il commercio pometino, già interessata da una vivace presenza di attività simili.
Una procedura semplificata, ma non priva di ostacoli
La conferenza, il tavolo tecnico chiamato a dire sì o no al progetto, si è riunita nei mesi scorsi.
La documentazione necessaria è stata molta e le verifiche numerose. Il fascicolo ha attraversato diversi uffici comunali, dai Lavori Pubblici alla Polizia Locale, passando per l’Ufficio Ambiente e il Servizio Pianificazione del Territorio.
Tutti hanno espresso parere favorevole, anche se vincolato a una serie di condizioni tecniche.
Tra i nodi affrontati vi sono stati l’impatto acustico e la disponibilità dei parcheggi.
La società ha dovuto produrre documenti integrativi su più fronti: dalle planimetrie aggiornate alla dichiarazione sui parcheggi condivisi con altre attività commerciali, fino al nulla osta per l’abbattimento di alberature ammalorate presenti nel parcheggio stesso.
Prescrizioni ambientali e urbanistiche da rispettare
L’autorizzazione non è stata concessa a occhi chiusi.
Il parere del Servizio Tutela delle Acque, ad esempio, ha subordinato l’avvio dell’attività alla verifica post-apertura dell’impatto acustico effettivo.
Se i livelli di rumore dovessero risultare superiori a quelli dichiarati, la società sarà obbligata ad adottare misure di mitigazione entro 60 giorni. Visto che vicino alla struttura si trovano numerose case.
Anche sul fronte urbanistico è stato posto un paletto: i parcheggi previsti devono essere sufficienti e non sovrapporsi a quelli di altre attività presenti nell’area.
È stata inoltre richiesta una verifica delle alberature coinvolte dal progetto, in conformità con il Regolamento del Verde di Pomezia. In caso di modifiche significative al progetto, l’azienda dovrà ripresentare la documentazione aggiornata.
Le incognite sulle verifiche antimafia
Sebbene l’autorizzazione sia stata concessa formalmente, restano in corso le verifiche antimafia sul rappresentante legale della società.
Gli accertamenti presso il Ministero della Giustizia e la Banca Dati Nazionale sono ancora in fase istruttoria. Il Comune di Pomezia ha chiarito che, qualora emergessero elementi non conformi, l’autorizzazione decadrebbe automaticamente.
L’impatto sui negozi commerciali di Pomezia
L’apertura della struttura rappresenta un ulteriore tassello nella trasformazione del tessuto commerciale di Pomezia.
Come dimostra quanto già avvenuto anche in altri comuni limitrofi, le società di origine cinese hanno ormai praticamente il monopolio della vendita al dettaglio di un’ampia gamma di prodotti che prima venivano venduti in negozi più specializzati ed ora sono concentrati in un unico enorme magazzino: cartoleria, ferramenta, abbigliamento, casalinghi, ecc….
In realtà per l’acquirente il vantaggio è enorme, sia in termini di scelta che di prezzo. Certo l’impatto sulla ‘vecchia’ struttura commerciale italiana è notevole.
A soffrire dell’arrivo di questi colossi della vendita al dettaglio sono per primi gli stessi negozi ‘cinesi’, quelli più piccoli, che avevano anni fa invaso l’Italia e che ora stanno man mano chiudendo per lasciare spazio alle grandi metrature commerciali
Un nuovo tassello nella trasformazione commerciale di Pomezia
L’area di via dei Castelli Romani si sta consolidando come polo della grande distribuzione, attirando investitori nazionali e internazionali. L’ingresso della F. Srl, con capitale e gestione cinese, segna un nuovo punto im portante nell’economia locale.
Il Comune di Pomezia ha adottato una linea di apertura verso nuovi insediamenti, purché nel rispetto delle regole urbanistiche e ambientali.
La presenza del colosso orientale potrebbe modificare gli equilibri del commercio locale, soprattutto nei settori a basso costo.
Una scommessa che, come spesso accade, intreccia crescita economica, impatto ambientale e controllo del territorio.
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