Nel corso del restauro, finanziato dalla Regione Lazio e dal Cei con circa 500mila euro, è venuto alla luce uno splendido affresco di scuola romana del XIV secolo raffigurante l’annunciazione (a sua volta bisognoso di un intervento di recupero), altro elemento che caratterizza l’edificio insieme al pregevole battistero in cui, il 2 aprile 1806, venne battezzato Giacomo Antonelli, futuro cardinale e segretario di Stato di Pio IX.
Il progetto di restauro, messo a punto dagli architetti Elio Falcone e Roberto Cellini ed eseguito dall’impresa Di Leta Marino con responsabile del procedimento l’ingegnere Gianpiero Falcone, ha permesso di riscoprire la bellezza dell’antica facciata e degli intonaci interni; inoltre il pavimento è stato rifatto e isolato dalle fondazioni con sistemi impermeabilizzanti mentre l’intera struttura e la copertura sono state consolidate.
Gli impianti elettrici sono stati completamente rifatti e l’interno della chiesa è stato dotato di una illuminazione artistica in grado di esaltare gli elementi architettonici restaurati dalle esperte Iliadora Marafini e Maria Greci. I lavori di restauro sono stati effettuati sotto la supervisione dell’architetto Alessandro Catani e dell’ingegnere Egidio Orlandi, della direzione generale per i Beni architettonici e per il paesaggio del Lazio, mentre il funzionario di zona Franco Rossi ha seguito i lavori per conto della Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici del Lazio.