Rifiuti pericolosi a contatto con il terreno
All’interno dell’area, situata vicino al canale Rio Martino e ad altre zone di interesse naturalistico, sono stati rinvenuti cascami metallici, parti di autoveicoli, pneumatici, parabrezza, oli esausti, cerchioni, decine di veicoli da rottamare, batterie auto, solventi, climatizzatori, container, macchinari edili, motori, letti ospedalieri, frigoriferi ed elettrodomestici.
Tutti i materiali erano dispersi e a diretto contatto con il terreno, aumentando il rischio di danni ambientali.

Indagini e accertamenti a Sermoneta
Le Fiamme Gialle hanno individuato i proprietari dell’area e verificato l’assenza di titoli autorizzativi previsti dal D.lgs 3 aprile 2006, n. 152.
L’attività investigativa ha consentito di accertare l’esercizio abusivo della gestione di rifiuti speciali, con conseguente deferimento di due soggetti alla Procura della Repubblica di Latina.
Per evitare il rischio di ulteriori danni, l’area è stata sottoposta a sequestro preventivo, misura poi convalidata dal Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Latina.
L’operazione testimonia l’impegno della Guardia di Finanza nella protezione del patrimonio paesaggistico, della salute pubblica e della sicurezza ambientale.
Si ricorda che, in attesa del definitivo accertamento giudiziario, le persone deferite non possono essere considerate colpevoli, in conformità al principio della presunzione di innocenza.
Discarica abusiva, cosa riìschiano i proprietari
Il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, che disciplina la gestione dei rifiuti, prevede pene severe per chi esercita attività di raccolta, deposito o smaltimento di rifiuti speciali senza le necessarie autorizzazioni.
Le sanzioni possono includere multe salate, il sequestro dei beni utilizzati per commettere il reato e, nei casi più gravi, la reclusione fino a tre anni.
Particolare attenzione viene riservata ai rifiuti pericolosi, come oli esausti, batterie e solventi, per i quali le conseguenze penali e amministrative possono risultare ancora più gravose, vista l’elevata pericolosità per la salute pubblica e per l’ambiente.
Ecco una tabella co alcuni esempi:
| Tipologia di rifiuto | Rischi principali | Pene previste (penale/amministrativa) |
|---|---|---|
| Oli esausti | Contaminazione suolo e acque | Reclusione fino a 3 anni, multa fino a 26.000 € |
| Batterie auto | Rischio chimico e esplosivo | Reclusione fino a 3 anni, sequestro dei materiali |
| Solventi e prodotti chimici | Inquinamento ambientale, tossicità | Reclusione fino a 2 anni, multa fino a 15.000 € |
| Pneumatici fuori uso | Rischio incendio e inquinamento | Reclusione fino a 2 anni, sanzione pecuniaria |
| Elettrodomestici e apparecchiature elettriche | Contenuto di metalli pesanti | Sequestro dei beni, multe fino a 10.000 € |
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