Il Comune di Pomezia ha dichiarato la decadenza della concessione del noto stabilimento di Torvaianica, mettendo fine a una storia fatta di debiti, ricorsi e promesse mai mantenute.
La società concessionaria dello stabilimento di Torvaianica, secondo gli atti ufficiali, risulta morosa per quasi un milione di euro di canoni non pagati tra il 2008 e il 2020.
Cifre che, per anni, l’amministrazione comunale di Pomezia ha tentato di recuperare con diffide, solleciti e rateizzazioni finite nel nulla.
Stabilimento di Torvaianica deve 964mila euro al comune di Pomezia
Le carte parlano chiaro: 964.047,70 euro di debiti verso l’Erario, maturati anno dopo anno, in una spirale di omissioni che nessun tavolo tecnico o ricorso legale è riuscito a fermare.
Dal 2008 al 2020, la società non ha mai saldato i canoni dovuti per l’occupazione del suolo demaniale, né ha integrato la cauzione che avrebbe dovuto garantire gli impegni economici.
Rigettata la carta dell’usucapione
L’amministrazione comunale di Pomezia — dopo anni di silenzi — ha deciso di agire.
La sentenza della Corte d’Appello di Roma, pubblicata il 7 maggio 2025, ha dato il colpo di grazia: la società aveva tentato di rivendicare la proprietà dell’area per usucapione, ma la giustizia civile ha respinto ogni pretesa. Il terreno resta pubblico. E chi lo occupa, senza pagare, ne risponde davanti alla legge.
Il lungo braccio di ferro dello stabilimento di Torvaianica con Pomezia
La concessione originaria risaliva al 2002, poi subentrata nel 2006 alla società oggi decaduta.
L’impegno era chiaro: mantenere lo stabilimento, rispettare le prescrizioni di legge e versare i canoni dovuti.
In cambio, un impero turistico da 8mila metri quadrati di arenile con ristorante, ombrelloni e servizi di lusso.
Ma col tempo, l’accordo è degenerato in un contenzioso senza fine.
L’amministrazione di Pomezia, con protocolli e note ufficiali, ha inviato almeno una dozzina di solleciti. Tutti ignorati.
Nonostante gli inviti a regolarizzare la posizione, dallo stabilimento di Torvaianica i pagamenti per il canone di concessione non sono mai arrivati.
Alla fine, dopo l’ultimo avviso di luglio 2025, il Comune di Pomezia ha tirato le somme: decadenza per inadempienza grave.
“Chi non paga, decade”: la legge non lascia margini
La decisione si fonda su una norma precisa: l’articolo 47 del Codice della Navigazione. Chi non paga il canone demaniale, decade dalla concessione. Punto.
Nessun margine di discrezionalità, nessun compromesso politico.
Lo stesso principio è ribadito dalla Legge Regionale Lazio n. 13 del 2007, che impone la decadenza automatica in caso di morosità reiterata.
Gli uffici comunali, infatti, non hanno dovuto “scegliere” se revocare o meno: si sono limitati a certificare l’inadempienza.
Il provvedimento, definito di “natura vincolata”, non lascia spazio a interpretazioni.
La società ha tentato di opporsi, presentando controdeduzioni ad agosto 2025, ma senza fornire “motivazioni idonee” a bloccare la decadenza.
Fine di un’epoca sul litorale di Torvaianica
Con la decadenza, tutti gli atti concessori e le autorizzazioni collegate vengono automaticamente revocati.
La società non potrà rivendicare alcun rimborso per le opere realizzate né per le spese sostenute.
Tutto ciò che sorge sul demanio torna nelle mani pubbliche.
Il colosso balneare di Torvaianica, simbolo del boom turistico degli anni Duemila, rischia ora di diventare un gigante di cemento abbandonato.
E la vicenda apre un nuovo fronte: cosa ne sarà di quell’enorme area affacciata sul mare, oggi formalmente tornata patrimonio dello Stato?
Una questione di legalità (e di equità)
Il caso non è solo un contenzioso amministrativo. È la fotografia di un sistema che per anni ha tollerato situazioni di privilegio e morosità cronica sul demanio pubblico.
Mentre piccoli operatori lottano per pagare le concessioni, c’è chi, per oltre un decennio, ha potuto gestire un bene pubblico senza versare quanto dovuto.
Il Comune di Pomezia — che ha la competenza diretta su Torvaianica — sembra voler dare un segnale forte: le regole valgono per tutti, anche per chi ha consolidato fortune sul litorale romano.
Litorale di Torvaianica sotto osservazione
Questa decisione potrebbe non restare isolata.
Altri casi simili, secondo fonti comunali, sarebbero al vaglio degli uffici tecnici.
La stagione delle concessioni eterne e dei canoni dimenticati sembra avviarsi al tramonto.
Torvaianica, tra abusi edilizi e lottizzazioni a rischio, è da anni un laboratorio di tensioni tra interessi economici e tutela del bene pubblico.
Il provvedimento di decadenza dalla concessione dello stabilimento da un milione di euro è ora un segnale chiaro: il tempo delle rendite sul mare senza regole è finito.
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