Il contenzioso trae origine da un’opposizione alla cartella di pagamento relativa alla quota consortile per l’annualità 2017, notificata al Comune di Ardea dal Consorzio Colle Romito.
Inizialmente, nel 2020, il Tribunale di Velletri aveva rigettato l’opposizione del Comune, ritenendo non fondate le sue ragioni. Tuttavia, la successiva impugnazione ha cambiato l’esito della vicenda.
A seguito di una sentenza favorevole della Corte d’Appello di Roma, l’amministrazione comunale ha deciso di riassumere il giudizio presso il Tribunale di Velletri. La Corte d’Appello ha infatti accolto il ricorso promosso dal Comune di Ardea annullando la decisione di primo grado.
Riconosciute le ragioni del Comune
Con sentenza depositata il 18 settembre 2025, la Corte d’Appello ha accolto integralmente il ricorso del Comune di Ardea, riconoscendo la validità delle sue argomentazioni.
In particolare, la Corte ha dichiarato che la materia oggetto del contendere rientra nella competenza del giudice ordinario e ha disposto la riassegnazione del procedimento al Tribunale di Velletri per una nuova valutazione nel merito.
Le spese legali, inoltre, sono state interamente compensate tra le parti, un elemento che spesso segnala l’equilibrio delle posizioni in causa.
Alla luce di questa pronuncia, l’amministrazione comunale di Ardea – su indicazione del proprio legale – ha ritenuto opportuno proseguire nel giudizio e ha avviato l’iter per la riassunzione della causa presso il tribunale competente.
Il Dirigente dell’Area Economico-Finanziaria ha espresso parere favorevole alla prosecuzione, condividendo la valutazione del legale incaricato.
Serve un avvocato
La decisione è stata formalizzata con apposita deliberazione adottata all’unanimità dalla giunta, che ha inoltre autorizzato il Sindaco di Ardea a sottoscrivere la procura alle liti necessaria per la rappresentanza legale dell’Ente nel nuovo procedimento.
Non disponendo di un’Avvocatura civica interna, il Comune si affiderà a un professionista esterno. Sarà il Dirigente dell’Area Amministrativa ad individuarlo, in base al Regolamento per l’affidamento degli incarichi legali.
Il legale scelto avrà il compito di patrocinare l’Ente nel giudizio di riassunzione e tutelare le ragioni del Comune, in una controversia che potrebbe avere ricadute economiche rilevanti.
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