Il 27 ottobre, dalle 9:30 alle 12:30, andranno all’incanto telematico – ossia all’asta – sette lotti di legname certificato ICILA-PEFC, provenienti dai tagli di fine turno di aree comunali storiche come Monte Cavo, Folcara, Maschio delle Faete, Guardianone-Mezzaraga e Barbarossa. L’operazione è stata decisa decisa con determinazione n. 405 del 9 ottobre 2025.
Si tratta, come detto di legname certificato ICILA-PEFC, ovvero proveniente da foreste gestite in modo sostenibile. Questo marchio garantisce che il legname sia stato gestito in modo ecologicamente, socialmente ed economicamente sostenibile, proteggendo la vita futura dei boschi.
Rocca di Papa, un incasso potenziale di oltre mezzo milione dai boschi dei Castelli Romani
Il valore complessivo delle aste supera i 538 mila euro (IVA esclusa), come base di partenza, a cui si aggiungono spese di progettazione, collaudo e diritti per circa 70 mila euro.
Il lotto più appetibile è quello della particella n. 67, località Folcara, con una base d’asta di 139.221 euro e oltre 14 ettari di bosco. Seguono i tagli del Guardianone-Mezzaraga (126.308 euro) e del Barbarossa (103.629 euro).
Si tratta di cifre non indifferenti per un Comune con bilanci sempre più compressi, che mira così a monetizzare in modo controllato una parte del proprio patrimonio forestale.
Dalla natura al bilancio: Rocca di Papa scommette sul legname dei suoi boschi
Il Comune di Rocca di Papa, certo, non si limita a vendere: garantisce che i tagli avvengano nel pieno rispetto dei piani forestali approvati e del Parco dei Castelli Romani, che ha rilasciato i pareri di conformità per ciascun intervento.
Tutti i progetti, firmati da agronomi e forestali qualificati, prevedono rigenerazione naturale e tutele paesaggistiche.
Un mercato “verde” ma competitivo
Le aste si svolgeranno sul portale telematico “TuttoGarePA”, accessibile dal sito del Comune. Saranno ammessi solo operatori economici iscritti negli albi regionali delle ditte boschive, con obbligo di firma digitale e PEC.
Le regole sono severe: la vendita avverrà “a rischio e pericolo dell’acquirente”, senza possibilità di riduzioni di prezzo o compensazioni.
Il Comune di Rocca di Papa garantisce soltanto i confini del bosco, non la qualità o quantità del legname. In caso di offerte pari, vincerà chi rinuncerà alla rateizzazione o proporrà un piano di pagamento più vantaggioso.
Il legname dei boschi dei Castelli Romani: un giro d’affari che vale più del turismo
Secondo i documenti allegati alla determinazione, le particelle forestali di Rocca di Papa si estendono per oltre 75 ettari complessivi.
Le spese tecniche, affidate a professionisti esterni, variano da 4.400 euro per i lotti minori fino a 14 mila euro per quelli più ampi. Il Comune di Rocca di Papa ha stimato, tra progettazione e collaudo, una spesa complessiva di circa 69 mila euro, che verranno recuperati dagli aggiudicatari.
Il tutto porterà nelle casse municipali una somma stimata superiore ai 600 mila euro, tra ricavi e copertura costi: un piccolo “tesoro verde” destinato, secondo gli uffici, a finanziare manutenzioni e opere pubbliche.
Tagli sostenibili o business del bosco dei Castelli Romani?
L’amministrazione di Rocca di Papa assicura che gli interventi sono “in linea con la pianificazione forestale e pienamente compatibili con l’ecosistema dei Castelli Romani”.
Ma tra i cittadini e le associazioni ambientaliste serpeggia un certo scetticismo, negli ultimi anni: molti temono che la “monetizzazione del verde” possa trasformarsi in un precedente pericoloso e troppo diffuso.
Il Comune di Rocca di Papa e l’Ente Parco dei Castelli hanno ribattuto in passato – a più riprese – che i tagli riguardano solo cedui di fine turno, già previsti nei piani di gestione dei boschi e sottoposti a rigenerazione spontanea.
I boschi dei Castelli Romani diventano opportunità
Rocca di Papa sceglie insomma la via del pragmatismo: trasformare il legno in risorsa, i boschi in volano economico. Un’operazione che promette entrate immediate.
Ma che richiede vigilanza e trasparenza per non scivolare dal “verde sostenibile” al business del disboscamento – fatto male, con tutti i rischi che ben conosciamo e che troppo spesso si sono viste nelle aree verdi castellane, anche di recente.
Leggi anche: Rocca di Papa, taglio dei boschi ‘sbagliato’: il Parco dei Castelli Romani ferma le motoseghe






















