Sempre più famiglie italiane, single in città, studenti fuori sede e giovani coppie alle prese con case piccole si pongono questa domanda. In un mercato immobiliare sempre più caro e in spazi domestici dove ogni metro quadro conta, il divano letto si è ritagliato un ruolo chiave come arredo multifunzionale: accoglie gli ospiti, offre un letto in più, spesso diventa l’unica zona dove bere un caffé nelle case dove il soggiorno e la camera coincidono. Non stupisce che, secondo diverse ricerche di settore, le ricerche online di divani letto siano cresciute costantemente negli ultimi anni, con picchi in primavera e nei periodi di trasloco o rientro in città universitarie.
Se un tempo erano sinonimo di soluzioni economiche e temporanee, oggi i divani letto sono cambiati radicalmente. Non si trovano più solo nei megastore a basso costo o nei cataloghi da studenti: hanno conquistato anche alcuni brand di fascia alta, diventando prodotti progettati con cura, materiali di qualità e sistemi di apertura evoluti. E chissà che tra qualche anno anche Baxter o Edra inizieranno a introdurre i divani letto nelle loro collezioni.
1. Fare attenzione al sistema di apertura
Non tutti i divani letto si aprono allo stesso modo, e questa cosa conta tantissimo. C’è chi si apre tirando la seduta, chi va sollevato, chi si “sfoglia” tipo libro. Se lo spazio è poco, o se lo usi spesso, il meccanismo dev’essere facile e veloce. Prendi il Twins di Flexform: una volta aperto, avrai due letti singoli separati! Perfetto se ospiti due amici ma non una coppia. Ma se lo spazio è stretto, meglio un modello a ribalta classico, magari con materasso integrato e già pronto.
2. Il materasso: testare il comfort in prima persona
Questo è l’errore che fanno tutti: lo provi da chiuso, è morbido, comodo, bellissimo. Ma poi ci dormi e ti svegli peggio che dopo una notte in tenda. Controlla lo spessore e il materiale del materasso (almeno 12-14 cm se lo userai spesso). I modelli più recenti, tipo il Ghost 19 di Gervasoni, hanno una struttura che integra un materasso vero, e non quel tappetino sottile che trovi nei modelli economici. Se ci devi dormire tutte le notti, non lesinare: scegli un materasso memory o in lattice.
3. Le misure: non comprare mai “a occhio”
Questo è un classico: il divano sta bene nello showroom, lo vedi online e ti sembra perfetto… poi arriva a casa e non ci passa nemmeno dalla porta. Non basta misurare lo spazio da chiuso: devi considerare anche l’ingombro da aperto. E non solo in larghezza, ma anche quanto spazio serve davanti, ai lati, e dietro. Il divano letto Shell di Campeggi, ad esempio, è compatto e super intelligente: perfetto per spazi urbani stretti, ma solo se hai studiato bene le misure prima. Misura anche l’ingresso, i corridoi e le scale, soprattutto se abiti in un condominio. Il disastro è sempre dietro l’angolo.
4. C’è o non c’è il contenitore?
Un divano letto con contenitore ti cambia la vita, soprattutto se vivi in città. Puoi infilarci piumoni, lenzuola, cuscini extra… e liberare armadi e cassetti. Non tutti i modelli ce l’hanno, ma sempre più brand stanno puntando su soluzioni intelligenti. Se scegli un divano letto senza contenitore, assicurati almeno che sia rialzato da terra per infilarci qualche scatolone. I modelli di fascia medio-alta spesso lo includono senza farne un gran marketing, quindi chiedi comunque al rivenditore se è previsto.
Un pezzo in più, ma solo se è quello giusto
Il divano letto è uno di quegli arredi che fanno davvero la differenza in una casa vissuta, specie in contesti urbani e universitari dove ogni metro quadro conta. È facile farsi attirare dal prezzo basso o da un’estetica d’impatto, ma poi sono la praticità, la qualità dei materiali e la facilità d’uso a determinare se sarà una scelta azzeccata o solo un mobile in più da sopportare. Vale la pena fermarsi un attimo in più, misurare bene, farsi qualche domanda concreta e pensare davvero a come e quanto verrà usato. Un divano letto ben scelto si integra nella quotidianità senza complicarla: ospita, arreda, funziona. Non dev’essere il pezzo più appariscente della stanza, ma quello che non ti tradisce mai quando serve. E, anche se sembra un dettaglio, è questo che rende un ambiente più bello da vivere ogni giorno.



















