La figura professionale, necessaria all’amministrazione di Aprilia, si poteva avere da quasi un anno. Alla fine però la procedura è naufragata nel più totale silenzio burocratico, tra ritardi, scartoffie e un muro di indifferenza.
Ed è così che il Comune di Aprilia, che ha già le sue difficoltà in fatto di personale, ha perso tempo e opportunità. Stavolta per colpe non sue.
La selezione per un istruttore direttivo tecnico al settore Ambiente ed Ecologia del Comune di Aprilia
Nel settembre 2024, il Comune di Aprilia aveva avviato una selezione interna, con procedura di mobilità volontaria, per assumere a tempo indeterminato un istruttore direttivo tecnico, una figura fondamentale per il settore Ambiente ed Ecologia.
Dopo tutte le fasi di selezione, l’amministrazione comunale di Aprilia aveva individuato la candidata idonea al ruolo tecnico richiesto. Si trattava di una dipendente del Comune di Mentana, che aveva aderito e superato la selezione per la mobilità volontaria da un’ente all’altro.
Per avere il “suo” tecnico, il Comune di Aprilia aveva bisogno solo di un ultimo determinante passaggio: il nulla osta definitivo da parte del Comune di Mentana, l’ente di appartenenza della dipendente selezionata.
Tutto fermo per un anno: tecnico sfumato
E qui, inspiegabilmente, tutto si è arenato.
Nonostante più solleciti formali inviati dal Comune di Aprilia tra marzo e settembre 2025, Mentana non ha mai risposto, né con un sì né con un no. Nessuna spiegazione, nessuna richiesta di rinvio. Solo un silenzio burocratico che ha fatto scadere tutti i termini concessi per il rilascio dell’autorizzazione.
Così, dopo quasi un anno di attesa e di documenti incrociati, il Comune di Aprilia si è visto costretto a dichiarare conclusa con esito negativo la procedura di mobilità, rinunciando a quella figura tecnica tanto attesa.
La dipendente candidata, bloccata da questo stallo, non potrà avanzare alcuna pretesa nei confronti del Comune di Aprilia, che si è limitato ad attendere senza successo il tecnico che cercava.
Un caso emblematico di come la lentezza e il pressappochismo di alcune amministrazioni pubbliche possano rallentare l’efficienza e far perdere tempo prezioso, soprattutto in settori chiave come quello ambientale.
Mentre la burocrazia si inceppa, i cittadini e le stesse amministrazioni pagano il prezzo più alto.
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