L’intervento, finanziato nell’ambito del PNRR – Missione 5, Componente 2, Investimento 1.2.1, mira al restauro conservativo e alla messa in sicurezza del complesso dell’ex Divina Provvidenza, di proprietà del Comune di Nettuno.
La decisione si è resa necessaria dopo che la Direzione Lavori, con nota del 21 luglio 2025, ha segnalato una serie di criticità emerse nel corso dell’intervento, tali da rendere indispensabile la redazione di una variante.
Le verifiche tecniche, rese possibili solo dopo la recente consegna delle aree da parte della Città Metropolitana di Roma, hanno infatti evidenziato una serie di gravi problemi. In particolare, gravi problemi strutturali nella copertura dell’edificio, infiltrazioni d’acqua e deterioramento dei travetti portanti, oltre al degrado delle facciate che, a causa del distacco di intonaco, presentano rischi per la sicurezza pubblica.
Gli interventi aggiuntivi necessari per completare il restauro della Divina Provvidenza
Durante i sopralluoghi, la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Culturali ha inoltre richiesto la rimozione di un locale bagno aggettante al primo piano, ritenuto una superfetazione, ovvero un’aggiunta successiva, priva di valore storico.
Di fronte a tali imprevisti, la Direzione Lavori ha presentato due ipotesi di intervento. La Giunta ha scelto di approvare la “Ipotesi A”, che prevede il completamento dell’involucro esterno, il rifacimento del tetto, delle facciate e dei piani terra e ultimo.
Sarà invece necessario rinviare alcune opere interne – come gli impianti e le finiture del primo e del secondo piano – per contenere i costi.
Il nuovo quadro economico, infatti, richiederebbe un incremento di spesa di circa 506.000 euro per realizzare tutti gli interventi previsti, una somma non coperta dai fondi disponibili.
Un contributo arriverà dal gestore dei servizi energetici
Tuttavia, grazie alla coibentazione della copertura, sarà possibile richiedere un ulteriore contributo al GSE (Gestore dei Servizi Energetici) compreso tra 50.000 e 100.000 euro, da destinare alle opere escluse in questa fase.
La Giunta ha sottolineato che la priorità è mettere in sicurezza e rendere fruibile l’immobile, garantendo il recupero estetico e funzionale dell’ex Divina Provvidenza, simbolo del patrimonio architettonico cittadino.
Con l’approvazione della delibera, è stato dato mandato al Dirigente dell’Area Governo del Territorio – Opere Pubbliche e Patrimonio di adottare tutti gli atti amministrativi necessari per l’attuazione della variante e per la gestione delle spese connesse.
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