Il TAR del Lazio ha infatti dichiarato improcedibile il ricorso presentato dalla società Bagni Belverde srl contro il Comune di Nettuno, accusato di non aver risposto a una richiesta di autorizzazione legata alla gestione di uno stabilimento balneare sul litorale cittadino.
Il caso: la richiesta di subentro e il silenzio del Comune
La vicenda nasce ad aprile 2025, quando la società Turistico Marinara, titolare della concessione demaniale marittima per uno stabilimento in via Gramsci chiede al Comune di Nettuno l’autorizzazione prevista dall’articolo 45-bis del Codice della Navigazione per consentire alla Bagni Belverde srl di gestire l’attività in virtù di un contratto di affitto di ramo d’azienda stipulato tra le due società.
In sostanza, Marinara – concessionaria originaria – intendeva far subentrare Bagni Belverde nella gestione operativa del lido per la stagione balneare 2025.
Tuttavia, il Comune di Nettuno non ha dato alcun riscontro alla richiesta, lasciando le società nell’incertezza.
Di fronte al silenzio dell’amministrazione, Bagni Belverde ha deciso di rivolgersi al TAR del Lazio, sostenendo che il Comune di nettuno avesse violato l’obbligo di concludere il procedimento entro i termini di legge.
La società ha chiesto anche la nomina di un commissario ad acta, un funzionario incaricato dal giudice di sostituirsi al Comune in caso di ulteriore inerzia.
La difesa del Comune di Nettuno
Il Comune di Nettuno, difeso dall’avvocato Fabio Tonelli, si è costituito in giudizio eccependo più punti: difetto di legittimazione attiva di Bagni Belverde, poiché non era la titolare diretta della concessione; carenza di interesse, sostenendo che la stagione balneare 2025 fosse ormai terminata; assenza di obbligo di provvedere, poiché la richiesta sarebbe stata la reiterazione di una domanda già respinta nel 2024, a causa di irregolarità urbanistiche non risolte.
Insomma, per il Comune di Nettuno la nuova istanza era un “doppione” di una precedente pratica già chiusa con esito negativo.
Il colpo di scena: la risposta arriva a processo in corso
Proprio mentre il Tribunale si preparava a decidere, l’amministrazione comunale ha depositato – il 9 ottobre 2025 – un provvedimento formale con cui ha respinto la richiesta di autorizzazione presentata da Turistico Marinara a favore di Bagni Belverde, notificandolo il giorno prima alla concessionaria.
A quel punto, la “mancata risposta” non esisteva più: il Comune di Nettuno aveva infatti concluso il procedimento, seppur con ritardo.
La decisione del TAR del Lazio
Alla Camera di consiglio del 14 ottobre 2025, il TAR ha preso atto della nuova circostanza e dichiarato il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse.
In parole semplici, il giudice ha spiegato che, una volta arrivata la risposta (anche se negativa), non c’era più un silenzio da impugnare.
La causa, quindi, non poteva proseguire, perché l’obiettivo del ricorso – obbligare il Comune a rispondere – era già stato raggiunto.
Considerata la particolarità della vicenda e i tempi con cui si è sviluppata, il TAR ha deciso di compensare le spese, cioè nessuna delle parti dovrà rimborsare le spese legali all’altra.
Per Bagni Belverde, la stagione 2025 si chiude quindi senza la gestione ufficiale dello stabilimento, ma con una pronuncia che, pur non entrando nel merito, rimarca l’obbligo dei Comuni di dare risposta alle istanze dei privati, evitando silenzi e ritardi che rischiano di compromettere un intero anno di lavoro.
Tutto finito. E l’anno prossimo?
La vicenda, però, potrebbe essere tutt’altro che definita. Parliamo naturalmente di ipotesi, che sono però supportate da casi simili in giurisprudenza.
Chiuso un ricorso, infatti, se ne può fare sempre un altro.
Se il prossimo anno la società concessionaria dovesse ripresentare identica richiesta è lecito supporre che il Comune risponderebbe in identico modo. Anzi molto probabilmente non risponderebbe proprio.
E qui si potrebbe avviare un nuovo ricorso: forse contro il nuovo silenzio oppure contro la precedente risposta negativa…
Una matassa che dovrebbero dipanare sempre i giudici amministrativi del TAR del Lazio.
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