Con una recente delibera di Giunta, l’amministrazione ha autorizzato il Sindaco a costituirsi in giudizio in una controversia riguardante l’occupazione senza titolo di un alloggio di edilizia residenziale pubblica, sito proprio nel territorio comunale ma di proprietà del Comune di Roma.
La vicenda prende le mosse da un accertamento effettuato nel luglio 2022 dalla Polizia Locale di Anzio presso una casa popolare. L’accertamento ha permesso di rilevare la presunta violazione della Legge Regionale Lazio che disciplina il rilascio di alloggi occupati senza titolo.
A seguito di quell’accertamento, è stata emessa un’ordinanza-ingiunzione nei confronti della presunta occupante.
L’occupante della casa popolare di Anzio fa ricorso
Di fronte all’ingiunzione di sgombero, la persona che occupava la casa popolare di Anzio ha proposto ricorso al Tribunale Ordinario di Velletri, notificato al Comune in data 7 luglio 2025.
Nel ricorso, l’occupante chiede l’annullamento o la dichiarazione di nullità del verbale che ha dato origine al procedimento sanzionatorio.
Di fronte a questa impugnazione, il Comune di Anzio ha deciso di reagire con fermezza.
Il Comune di Anzio reagisce
La Giunta, facendo riferimento all’articolo 12 dello Statuto Comunale, che disciplina i poteri in materia di contenzioso, ha deliberato di “autorizzare il Sindaco a promuovere ogni e più ampia azione volta a resistere” nel giudizio avviato contro l’Ente.
A patrocinare il Comune di Anzio sarà l’avvocato Francesco Saverio De Angelis, del Foro di Santa Maria Capua Vetere, scelto in base al Regolamento comunale per l’affidamento di incarichi legali a professionisti esterni.
La decisione è stata assunta sulla base di una relazione tecnica e legale trasmessa all’Ufficio Contenzioso. Nella relazione l’avvocato De Angelis ha evidenziato “le ragioni in fatto e in diritto per le quali è opportuno, nell’interesse del Comune di Anzio, resistere in giudizio alle avverse pretese”.
Si va in tribunale
L’incarico sarà formalizzato con una successiva determinazione dirigenziale e la stipula del relativo contratto di prestazione d’opera professionale. Intanto la macchina amministrativa si è già messa in moto per tutelare la posizione dell’Ente.
La Giunta ha dunque scelto la via della fermezza. Per questo ha affidato al proprio legale la piena rappresentanza in giudizio e conferendogli “ogni più ampia facoltà di dire, eccepire e dedurre quanto riterrà opportuno nell’interesse del Comune di Anzio”.
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