Con deliberazione del Consiglio comunale del 30 settembre 2025, l’amministrazione di Latina ha riconosciuto definitivamente il debito fuori bilancio nei confronti dell’architetto Antonio Edis Mazzucco, mettendo così la parola “fine” a una delle vicende legali più lunghe e onerose per l’ente.
L’architetto e la prestazione professionale per il Comune di Latina: una vicenda iniziata 30 anni fa
Tutto ha avuto origine da un incarico professionale conferito a Mazzucco negli anni Novanta, per il quale l’architetto rivendicava compensi non corrisposti.
Dopo un lungo iter giudiziario, la Corte d’Appello Civile di Roma, con sentenza del 2024, ha dato ragione all’architetto e condannato il Comune di Latina al pagamento di oltre 1,1 milioni di euro, tra sorte capitale, interessi e spese legali.
L’Ente, su parere dei propri legali, aveva tentato di impugnare la decisione in Cassazione, sollevando questioni relative alla validità della convenzione professionale, al calcolo degli interessi e all’applicazione delle tariffe professionali.
Tuttavia, con decreto dell’11 marzo 2025, la Suprema Corte ha dichiarato estinto il giudizio, confermando di fatto la condanna a carico del Comune di Latina e condannandolo anche al pagamento delle spese del giudizio di legittimità.
Il Comune di Latina paga 1,2 milioni di euro: ma non bastano
Nel frattempo, l’amministrazione aveva già provveduto, nel settembre 2024, a corrispondere 1.229.780 euro, in ottemperanza parziale alla sentenza.
Restava però da liquidare una quota residua di 275.238,97 euro, relativa agli interessi legali non riconosciuti in precedenza e oggetto di valutazione in sede di Cassazione.
Atti di precetto e pignoramento al Comune di Latina per oltre due milioni di euro
A complicare ulteriormente la vicenda, nelle settimane successive alla pronuncia della Suprema Corte, Mazzucco aveva notificato atti di precetto e pignoramento per oltre due milioni di euro.
Il Comune aveva presentato opposizione, ottenendo dal Tribunale di Latina una sospensione parziale dell’efficacia esecutiva per circa 1,1 milioni, con l’obbligo però di saldare la parte riconosciuta come effettivamente dovuta, pari proprio ai 275 mila euro residui.
Pignoramento sospeso ma il Comune deve ancora 275mila euro, che accetta di pagare
Per evitare ulteriori aggravi economici e garantire il rispetto delle decisioni giudiziarie, il Consiglio comunale di Latina ha approvato la proposta di deliberazione riconoscendo la legittimità del debito fuori bilancio e disponendo l’impegno di spesa per i 275mila euro ancora dovuti.
«Con questo atto – si legge nella determinazione dirigenziale – si procede al totale soddisfo dell’ottemperanza della sentenza della Corte d’Appello di Roma, evitando così ulteriori azioni esecutive che potrebbero arrecare danni all’erario comunale».
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