Dopo la prima segnalazione del 23 settembre 2025, con cui il sindaco aveva chiesto a Cotral di potenziare le corse degli autobus, arriva ora una nuova richiesta ufficiale indirizzata all’azienda regionale dei trasporti.
Le segnalazioni raccolte tra famiglie e studenti descrivono una situazione sempre più critica: ritardi sistematici, corse insufficienti e mezzi sovraffollati, in particolare sulla tratta che attraversa la borgata di Pontenuovo.
Una condizione che, come sottolineato dal sindaco di Sermoneta Giuseppina Govannoli, incide direttamente sulla regolarità degli studi e sulla sicurezza dei ragazzi, compromettendo il pieno esercizio del diritto allo studio.
Ritardi cronici e autobus troppo pieni
Il problema più evidente riguarda gli orari: molti studenti non riescono a raggiungere in tempo le proprie scuole per l’inizio della prima ora di lezione.
Chi parte da Sermoneta e dalle borgate limitrofe spesso arriva in ritardo o è costretto a saltare le prime lezioni. A ciò si aggiunge l’annoso problema del sovraffollamento, soprattutto nelle prime corse del mattino.
In diversi casi, come riferiscono i genitori, anche chi possiede un abbonamento non riesce a salire sul bus perché troppo pieno.
Il Comune di Sermoneta: “Intervenire subito per garantire il diritto allo studio”
Cotral aveva risposto già il 1° ottobre alla prima sollecitazione dell’Amministrazione comunale di Sermoneta, assicurando di monitorare la situazione e valutare eventuali potenziamenti del servizio.
Tuttavia, i problemi non si sono risolti e i disagi continuano. Per questo il Comune di Sermoneta ha deciso di inviare una nuova comunicazione ufficiale, chiedendo interventi concreti e tempestivi.
“Si chiede – si legge nella nota del sindaco a Cotral – di definire un potenziamento delle corse nella fascia oraria mattutina, in particolare per la tratta che attraversa le borgate di Sermoneta, garantendo l’arrivo a scuola in tempo utile per la prima ora; e una riorganizzazione delle linee che tenga conto del carico reale di studenti e assicuri un numero sufficiente di mezzi per evitare l’eccessivo sovraffollamento”.
L’appello delle famiglie e la richiesta di soluzioni durature
Le famiglie chiedono soluzioni rapide, ma anche un piano stabile che eviti il ripetersi dei disagi a ogni inizio d’anno scolastico.
L’Amministrazione comunale, dal canto suo, ribadisce la volontà di mantenere alta l’attenzione su un tema che riguarda centinaia di studenti del territorio. La priorità, sottolineano dal Comune di Sermoneta, è garantire a tutti la possibilità di frequentare le lezioni in modo regolare e sicuro, senza dover affrontare ogni giorno un viaggio incerto e stressante.
Scuole poco sensibili ai disagi degli studenti pendolari
Ai disagi dovuti ai mezzi di trasporto pubblico sovraffollati, insufficienti e in ritardo, si sommano per gli studenti atteggiamenti spesso poco elastici di alcuni istituti scolastici, che non tengono conto delle cause di forza maggiore che portano gli studenti ad arrivare in ritardo.
Finisce così che molti studenti si ritrovano sistematicamente a saltare la prima ora di lezione, costretti ad aspettare fuori dei cancelli della scuola per entrare in seconda ora. E questo nonostante i genitori abbiano più volte segnalato alle dirigenze scolastiche le problematiche relative ai mezzi di trasporto pubblico.
I regolamenti scolastici si mostrano inflessibili. Si preferisce far saltare un’ora di lezione, piuttosto che autorizzare entrate in ritardo a chi si serve di linee di trasporto pubblico che oggettivamente arrivano sempre in ritardo rispetto all’orario di entrata.
È quanto ci ha segnalato ad esempio un lettore, genitore di uno studente dell’Istituto Galilei di Latina, residente proprio nella frazione di Pontenuovo a Sermoneta.
Il genitore lamenta una mancata collaborazione con la dirigenza scolastica, che costringe ogni giorno decine di studenti a saltare la prima ora di lezione.
Questa la denuncia:
“Vorrei sottoporvi una situazione che si trascina dallo scorso anno scolastico ma che nelle prime settimane di questo sta diventando veramente qualcosa di grottesco. Tutte le mattine per gli studenti residenti tra Cori, Norma, Sermoneta e Bassiano, arrivare in ritardo a lezione è diventata una consuetudine.
Purtroppo, e non lo scopriamo adesso , il servizio offerto dal COTRAL è carente, insufficiente e per niente coordinato con le esigenze degli studenti pendolari che si svegliano prima dell’alba e spesso solo per vedere sfilare il proprio bus davanti a loro, stracarico degli studenti più fortunati o più scaltri o fisicamente più forti nello sgomitare per salire a bordo.
Ma quello che più lascia sconcertati è la completa indifferenza della dirigenza dell’istituto, mia moglie in prima persona ha scritto email e chiesto invano di essere ricevuta dalla dirigente per cercare di spiegare e chiedere una soluzione a questo che è una vera e propria negazione al diritto allo studio.
I ragazzi si sento rispondere che non possono accedere alle lezioni fosse anche per 5 minuti di ritardo, chiedono soluzioni ma la risposta è “che è un problema loro”.
Quindi per la scuola la soluzione è far perdere la prima ora di lezione a decine di studenti per tutto l’anno?
Cosa vogliamo chiedere a questi ragazzi che già si svegliano alle 5 del mattino? Di svegliarsi alle 4? Senza contare che per il ritorno a casa i problemi sono analoghi se non peggiori e infatti difficilmente rientrano a casa prima delle 14:30/15:00.
Spero che possiate ricevere questa mia per sottoporre alla pubblica opinione una situazione che sta diventando insostenibile che potrebbe pregiudicare il rendimento ed il futuro di una generazione di studenti.”
Si parla tanto di evitare l’utilizzo dell’auto privata per non ingolfare il traffico soprattuto in prossimità degli istituti scolastici, e poi chi usa i mezzi pubblici si trova penalizzato con la perdita di ore di lezione, per colpe non proprie.
Un problema vecchio decenni sui Lepini
Della situazione assurda che devono fronteggiare gli studenti pendolari che dai paesi limitrofi si dirigono presso gli istituti superiori di Latina Il Caffè aveva già parlato in un articolo del 2014.
All’epoca gli studenti fermarono un autobus arrivato a Cori già stracolmo e fecero intervenire i Carabinieri per documentare la situazione di grave pericolosità con cui viaggiava il mezzo. E persero un giorno di lezione.
Ieri come oggi, poco è cambiato.
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