Entro i primi giorni di novembre dovrebbero iniziare i lavori di quella che promette di essere una vera rivoluzione per la città di Nettuno. Centinaia di parcheggi, su strutture multipiano, aree verdi, pista ciclabile e zona fitness all’aperto.
L’area, oggi tra le più degradate, diventerà ora il fiore all’occhiello di Nettuno. E la nomina che si è fatta Nettuno, come città dove è impossibile trovare parcheggio, verrà smentita già dalla prossima stagione estiva.
Primi lavori: 250 posti auto, area verde ciclovia e area fitness
Il Comune di Nettuno ha approvato proprio in questi giorni la convenzione con il professionista che dovrà seguire i lavori di riqualificazione. Il ‘vigilante’ sull’applicazione delle norme di sicurezza durante lo svolgimento dei lavori sarà l’ingegner Giancarlo Carapellotti.
Non è stato ancora diffuso però alcuno stralcio del progetto, ma le indiscrezioni parlano di lavori suddivisi in due step.
Quelli che partono adesso dovrebbero concludersi entro 2 o 3 mesi. Massimo a febbraio 2026 le strutture create dovrebbero essere operative.
I lavori dovrebbero interessare l’area che, sull’immagine che apre questo articolo, indichiamo contornata da una striscia rossa .
In questa prima fase si interverrà sull’area che oggi è adibita a parcheggio e in parte a terreno con vegetazione non curata.

Sfruttando la conformazione del terreno verrà creato un parcheggio all’aperto su due livelli che potrà accogliere fino a 250 automobili. L’accesso all’area sarà all’incirca dove è già adesso, su via delle Liberazione.
Lì verrà costruita anche una rotonda stradale per migliorare l’ingresso e l’uscita dall’area parking.
Nell’area a sinistra dell’ingresso sarà creata un’area verde con uno spettacolare Belvedere sul mare, munita di panchine e anche di una zona fitness all’aperto.
Sul bordo di tutta l’area sarà creata una pista ciclopedonale, che gira tutto intorno. In pratica circumnaviga tutto l’isolato, compreso il Santuario di Santa Maria Goretti. La pista, lungo un perimetro di circa 800 metri, sarà naturalmente protetta e ben separata dall’area parcheggio. Si aggancerà al noto percorso ciclabile che da Nettuno porta fino a Lavinio.
Tutta l’area sarà ben illuminata e dotata anche di colonnine per la ricarica delle auto elettriche. Prevista anche un’area per gli autobus, con un massimo di 4 stalli, dedicati ai pellegrini del Santuario.
Nettuno già pensa alla seconda fase
Appena terminati i lavori si dovrebbe subito passare alla seconda fase. Questa si occuperà dell’enorme manufatto che sarebbe dovuto diventare un grande albero, ma è stato sequestrato alle attività criminali. Oggi è solo uno scheletro ingombrante e un po’ inquietante.

Le perizie effettuate hanno escluso la possibilità di riciclarlo in una struttura chiusa. Pertanto il Comune di Nettuno ha pensato di adibire anche questo a parcheggi.
Verranno rasati gli spuntoni di ferro e colonne che oggi si vedono in cima all’edificio. Una volta sistemata la costruzione con bonifica, pulizia e sistemazione, questa sarà adibita ad area parcheggio su 3 livelli, contenendo fino a 270 automobili.
Parcheggio a pagamento, ma Nettuno guadagna anche posti auto gratuiti
I parcheggi sono tutti a pagamento, con le strisce blu.
Per accedere all’area, dalla rotonda che verrà creata su via della Liberazione, per accedere ai parcheggi bisognerà superare la sbarra che blocca l’accesso all’area. In quel punto sarà possibile prendere il biglietto d’ingresso da passare poi alla cassa quando si deve uscire.
Parliamo, a lavori finiti, di più di 500 posti auto a pagamento.
E questo permetterà al Comune di Nettuno di applicare una sorta di ‘compensazione’, liberando posti gratuiti nel centro della città.
In pratica, per le vie del centro di Nettuno, molti parcheggi che oggi sono contrassegnati dalle righe blu diventeranno con le righe bianche, quindi gratuiti.
Anche per questo i lavori di via Matteotti/Viale della Liberazione impatteranno sulla viabilità di tutta la città.
I costi dell’opera
Al momento non conosciamo i costi esatti dell’opera. Comunque il Comune di Nettuno dovrà tirarne fuori soltanto una parte. Infatti tutto il progetto si avvarrà dei finanziamenti pubblici di vario tipo.
C’é innanzitutto il contributo della Regione Lazio di 92.181,75 euro riconosciuto per la concessione di finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata. Un finanziamento che era stato richiesto già all’epoca dei Commissari.
Ci sono poi molti altri fondi che l’amministrazione è stata brava ad attirare, come quelli delle colonnine elettriche, e di altre voci che ora non conosciamo nel dettaglio, ma saranno rese note al momento in cui verrà svelato l’intero progetto.
Questa prima fase di lavori presenta un conto 153.390,27 euro, compresi Iva, contributi e altri oneri fiscali.
Chi ha potuto vedere i rendering del progetto ha preannunciato che sono davvero spettacolari. Ora non ci resta che attendere.
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