La nostra regione non ci fa una bella figura in quanto a “intelligenza”. Nessun comune del Lazio è infatti nei primi 100 posti della classifica generale.
Se scendiamo nel particolare, troviamo che nella categoria Comuni tra i 50.000 e i 100.000 abitanti del centri Italia, quello più ‘intelligente’ risulta essere proprio Ardea. E Velletri si piazza al terzo posto.
Bologna conquista il titolo di città più smart d’Italia 2025, superando per la prima volta Milano, che scivola sorprendentemente al 39° posto.
È quanto emerge dal City Vision Score 2025, l’indice curato da Blum e Prokalos che misura, su una scala da 10 a 100, il grado di “intelligenza” dei 7.896 comuni italiani, valutandoli in base a 30 indicatori distribuiti in sei dimensioni: smart governance, smart economy, smart environment, smart living, smart mobility e smart people.
I comuni più intelligenti? In Trentino ed Emilia Romagna
La fotografia scattata dal rapporto restituisce un Paese dalle forti differenze territoriali, con il Nordest che domina la classifica generale.
Dopo Bologna, sul podio salgono Villa Lagarina (Trento) e Imola (Bologna), seguite da una serie di comuni dell’Emilia-Romagna e del Trentino che occupano tutte le prime quindici posizioni: da Spormaggiore a Carpi, da Badia ad Andalo, fino a Castel San Pietro Terme e Bressanone.
È un’Italia che conferma il proprio baricentro tecnologico e amministrativo nel Nord, dove investimenti, infrastrutture e governance locale si intrecciano da anni in una rete virtuosa di innovazione.
Eppure, in questo quadro apparentemente sbilanciato, si accendono nuove luci anche altrove. Il Centro Italia cresce e convince, raddoppiando la presenza di comuni virtuosi nelle prime 200 posizioni, da 10 a 23.
I casi Ardea e Velletri
La Toscana e le Marche si confermano trainanti, con Bagno a Ripoli (16°) e Visso (90°) a guidare la rinascita smart della macroarea. Ma la vera novità arriva dal Lazio, dove Ardea e Velletri si impongono tra i comuni medi più innovativi.
Ardea si distingue per la capacità di coniugare crescita urbana e sostenibilità, puntando su servizi digitali e una governance sempre più orientata all’efficienza.
Un comune in rapida trasformazione, che ha saputo cogliere il valore dell’interoperabilità dei dati e delle reti intercomunali, elementi chiave del nuovo modello di smart city delineato dal City Vision Score.
Accanto ad Ardea, Velletri conferma la propria vocazione di polo culturale e amministrativo del territorio dei Castelli Romani, con una particolare attenzione ai servizi pubblici digitalizzati e alla mobilità sostenibile, diventando così un esempio di come anche i centri di media grandezza possano evolvere verso un modello urbano intelligente e inclusivo.
Nel resto del Centro Italia, Civitavecchia, Siena e Tivoli completano il gruppo delle città più dinamiche, delineando una fascia di innovazione che attraversa l’intera dorsale tirrenica.
Un risultato che ridisegna l’effetto trascinamento dei grandi poli: il raggio medio di influenza, infatti, scende da 50 a 40 chilometri, segno che la “smartness” si sta diffondendo anche nei territori limitrofi e non resta confinata nelle metropoli.
I capoluoghi ‘intelligenti’ e quelli ‘somarelli’
Tra i 119 capoluoghi italiani, Bologna guida una top ten che conferma la solidità del Nord: seguono Trento, Milano, Ferrara e Firenze, poi Treviso, Parma, Pordenone, Padova e Monza.
È una top-ten che coinvolge sei regioni – Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige, Lombardia, Toscana, Veneto e Friuli-Venezia Giulia – a dimostrazione di una leadership sempre più policentrica.
Nel Sud e nelle Isole il divario resta evidente, ma non mancano segnali incoraggianti.
Cagliari, L’Aquila e Teramo sono i capoluoghi più avanzati, mentre tra i piccoli centri si distingue la Sardegna, che occupa le prime quattro posizioni della graduatoria del Mezzogiorno con Masullas, Siligo, Fordongianus e Villaurbana.
Per quanto riguarda i capoluoghi laziali guida Roma, che però è solo al 29° posto. Molto più giù tutti gli altri. Viterbo è al 52° posto , Rieti al 60°, Frosinone all’83° e Latina addirittura al 94° posto, tra i ‘somarelli’.
Partendo dal basso, 119° posto, i più somarelli risultano essere: Tortolì, Crotone, Lanusei, Catania, Reggio Calabria, Siracusa, Palermo, Tempio Pausania, Napoli, Agrigento, Cosenza….
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