L’uomo, accusato di maltrattamenti in famiglia e sottrazione di persone, è stato infine arrestato dai Carabinieri della Tenenza di Ardea e il piccolo riconsegnato alla madre.
Ardea: maltrattamenti alla compagna e infine la sottrazione del figlio di 4 mesi
Secondi quanto ricostruito dagli inquirenti, il 23enne, avrebbe portato via il figlio di appena 4 mesi dopo una violenta lite con la convivente, presto degenerata. L’uomo si sarebbe poi allontanato a bordo di un’auto a noleggio.
La donna, in evidente stato di agitazione, ha raccontato ai Carabinieri di Ardea di essere da tempo vittima di comportamenti violenti e vessatori da parte del compagno, che l’avrebbe più volte aggredita fisicamente e verbalmente.
In una precedente occasione, la vittima sarebbe stata persino accompagnata dal 23enne al pronto soccorso di Pomezia. Qui operò la donna avrebbe dichiarato di essere caduta da uno scooter, nascondendo la reale natura delle ferite.
Le ricerche con il gps e il ritrovamento del piccolo
Visto il coinvolgimento di un bambino di appena 4 mesi, i Carabinieri di Ardea hanno immediatamente fatto scattare le ricerche. I militari hanno avviato una localizzazione tramite il GPS del veicolo con cui l’uomo si era allontanato e che era a noleggio.
Dopo alcune ore di indagini, i militari lo hanno individuato a Fiumicino, all’interno di un condominio frequentato da connazionali. Lì lo hanno bloccato e arrestato. Con lui c’era anche il neonato, che fortunatamente era in buone condizioni di salute.
Il bambino è stato subito affidato alle cure del personale sanitario e successivamente riconsegnato alla madre.
Il giovane argentino, invece, è stato trasferito al carcere di Velletri, dove resta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa delle decisioni del giudice.
Il reato di sottrazione di minore
La sottrazione di minore è un reato previsto dal Codice Penale italiano e la pena dipende dal tipo di condotta e dalle circostanze specifiche.
Nel caso di sottrazione di persone incapaci, che include anche i minori di 14 anni, si applica l’articolo 574 del Codice Penale, che recita:
Art. 574 c.p. – Sottrazione di persone incapaci
Chiunque sottrae un minore degli anni quattordici o una persona incapace al genitore esercente la responsabilità genitoriale, al tutore, o ad altra persona alla quale sia affidata per ragioni di educazione, istruzione, cura o vigilanza, è punito con la reclusione da uno a tre anni.
Tuttavia, se la sottrazione avviene con violenza, minaccia o inganno, oppure se mette in pericolo la sicurezza o la salute del minore, possono configurarsi aggravanti che aumentano la pena, anche con la possibile contestazione di reati connessi (come maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona, o lesioni).
Inoltre, quando la sottrazione riguarda un genitore o convivente che porta via il figlio in modo illecito, può applicarsi anche l’articolo 574-bis c.p. – Sottrazione e trattenimento di minore all’estero, che prevede pene più severe (da uno a quattro anni) se il minore viene sottratto o trattenuto contro la volontà dell’altro genitore.
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