Una vita piena, attraversata da guerre, migrazioni, rinascite e tanto amore familiare, quella di Maria Gazzi.
Maria Gazzi è una delle memorie viventi di Aprilia, simbolo di una generazione che ha visto nascere la città e che ne incarna ancora oggi lo spirito più autentico.
Dalla Romania ad Aprilia
Nata il 25 ottobre 1924 a Cataloi, in Romania, in una comunità dove vivevano molti italiani provenienti dal Veneto, Marìca arrivò in Italia giovanissima, nel 1940, insieme ai genitori e a dieci tra fratelli e sorelle.
Erano gli anni in cui tante famiglie italiane rientravano dalla Romania per stabilirsi nelle nuove città dell’Agro Pontino, tra cui Aprilia, fondata pochi anni prima.
Il cognome “Gazzi” è infatti uno dei più antichi della città. La famiglia Gazzi fu tra le prime ad abitare ad Aprilia, nel nuovo centro agricolo sorto tra le paludi bonificate.
Da allora Marìca non ha più lasciato Aprilia. Ad Aprilia ha vissuto un’intera vita accanto al marito, Marco Bortolameotti, scomparso ormai da diversi anni, e qui ha visto crescere i figli, i nipoti e i pronipoti.
L’amicizia con i Benigni
La storia di Maria Gazzi si intreccia con quella del Novecento.
Marìca ha vissuto gli anni bui della guerra e la sofferenza dei lager nazisti. Il marito Marco infatti fu deportato in un campo di lavoro insieme a Luigi Benigni, padre dell’attore e regista Roberto Benigni.
Proprio da quelle esperienze del padre, il regista, molti anni dopo, prese ispirazione per il capolavoro “La vita è bella”. Nel film infatti Roberto Benigni raccontò in chiave poetica e struggente le vicende del padre Luigi e di tanti deportati italiani.
Il legame tra le famiglie Bortolameotti e Benigni è durato nel tempo, alimentato dall’amicizia e dai ricordi condivisi. Maria e la signora Benigni, sono rimaste in contatto fino alla scomparsa nel 2004 dei coniugi toscani genitori del regista. Un’amicizia che ha mantenuto viva la memoria di quegli anni difficili.
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Una grande famiglia
Oggi, a 101 anni, Marìca è circondata da un’autentica dinastia familiare.
Festeggerà il suo straordinario traguardo insieme ai tre figli Renata, Lena e Aldo, ai generi Angelo e Vittoria, ai sette nipoti Daniele, Andrea, Fabio, Fabrizio, Stefano, Laura e Stefania, alle loro mogli Cinzia, Viviana, Eleonora, Simona e Barbara, e ai dodici pronipoti Elena, Federico, Lorenzo, Carlotta, Luca, Roberto, Alessandra, Cristiano, Marco, Riccardo, Francesca e Matilde.
Una famiglia numerosa, come quelle di un tempo, unita attorno alla sua matriarca, che ha attraversato un secolo di storia italiana con forza, dignità e sorriso.
E, come recitava la scritta sulla torta dei suoi cento anni, “Ci vediamo il prossimo anno”, la promessa è stata mantenuta. E con lo stesso spirito, Marìca brinda oggi ai 101 anni di una vita straordinaria.
Tanti auguri alla signora Maria dalla redazione de Il Caffè.
























