Si tratta di uno studio approfondito portato avanti da una squadra composta da tre professionisti
- Arch. Francesco Romagnoli
- Arch. Alfonso Femia
- Ing. Emilio Ranieri
che hanno redatto un dettagliato Piano di recupero del Centro storico di Latina, denominato “Master Plan” che delinea le linee guida di quelli che dovranno essere gli interventi per i prossimi 7 anni, ma anche quelli di un orizzonte più lontano, fino a 50 anni.
Il Master Plan sul futuro del Centro storico di Latina
Il documento redatto dai professionisti si è sviluppato secondo le esigenze di
“proiettare nel futuro il cuore fondante della città, di valorizzare il passato al fine di determinare i confini di una città più europea, di ridare SENSO per restituire l’IDENTITÀ a questi luoghi”.
Per raggiungere questi obiettivi si è pensato di programmare una serie di interventi in un primo arco temporale di 7 anni. Interventi che potrebbero anche fare ricorso anche a forme di cooperazione tra soggetti pubblici e privati.
Un piano, insomma, che ha cercato di mettere insieme le tante idee di come il centro di Latina debba evolversi, in funzione della sua storia passata e della sua visione per il futuro.




I 5 punti cardine
Secondo un cronoprogramma attuabile in 7 anni la proposta dei 3 professionisti ha individuato 5 punti principali di intervento:
Intervento n. 01
Concorso Nazionale di Progettazione (livello Esecutivo) per la Rigenerazione Urbana della Piazza San Benedetto (area ex Ospedale, Casa dei Cursori, via Cesare Battisti, Via Augusto Murri, Largo Celli, via Emanuele Filiberto)
Intervento n. 02
Riqualificazione e rigenerazione della Passeggiata Sandro Pertini (via Don Morosini)
Intervento n. 03
Riqualificazione dell’ex Mercato Annonario utilizzando gli strumenti del Partenariato Pubblico Privato
Intervento n. 04
Riqualificazione e Rigenerazione dell’Asse di Corso della Repubblica nel tratto che va da Piazza del Popolo al Palazzo M;
Intervento n. 05
Rigenerazione urbana dell’Area esterna del Palazzo delle Poste, Piazzale dei Bonificatori, Viale Italia fino a Piazza del Quadrato;
In un arco temporale più ampio di 15-30/50 anni sono poi ricompresi ulteriori interventi finalizzati ad implementare la dotazione di parcheggi-nodi di scambio oltre al miglioramento del verde e del decoro di assi di viabilità secondaria.
Il parere di Architetti, Ingegneri, Geometri
Il Master Plan è passato anche sotto la lente della “Consulta delle Professioni Tecniche” della Provincia di Latina, composta dagli Ordini territoriali degli Ingegneri, degli Architetti, dei Periti Industriali e dal Collegio provinciale dei Geometri.
Questi hanno presentato delle osservazioni, segnalando ““…alcuni ambiti e spazi che richiedono una riflessione progettuale urgente
e prioritaria, in coerenza anche con la visione del Master Plan””.
Ecco l’indicazione presentate, relative ad alcuni punti del centro di Latina:
Mercato annonario, area urbana su cui attivare processi di rigenerazione anche con il supporto del partenariato pubblico-privato;
Palazzo M, edificio di pregio architettonico e simbolico, con potenziale ruolo per funzioni culturali e civiche;
Circolo cittadino, bene rappresentativo del centro storico chiamato a ritrovare un ruolo centrale nella vita culturale e sociale della città;
Palazzo Key, abbandonato da decenni da recuperare e valorizzare con una nuova funzione;
Piazza San Benedetto, naturale approdo al centro, può trasformarsi in spazio pubblico pedonale con parcheggio interrato, verde, servizi e attività, migliorando vivibilità e accessibilità;
Piazza Silvio D’Amico, ambito da riqualificare con un approccio integrato con il vicino Parco Falcone- Borsellino;
Largo Peppino Impastato (ex Autolinee), da ripensare funzionalmente, oggi nodo critico di mobilità e fruizione urbana;
Via Don Morosini, asse strategico da riqualificare e ripensare per renderlo più vivibile, integrando percorsi pedonali e ciclabili, aree verdi e spazi sociali;
Via Monte Santo / Santa Maria Goretti, area con problematiche di servizio e criticità insediative, da riconnettere al tessuto del centro;
Stadio Francioni, inserito tra le “emergenze urbane” da valorizzare assumendolo a spazio strategico potenzialmente polifunzionale per attività collettive e manifestazioni, rafforzando il sistema degli spazi pubblici connettivi.

La Giunta approva i ‘sogni’. Ora si passa alla realtà
La Giunta (assenti il vicesindaco Massimiliano Carnevale e l’assessore Ada Nasti) ha quindi approvato la “Proposta progettuale generale del nucleo storico della di Latina (Master Plan)”, specificando che si tratta di “assetto propedeutico alle successive pianificazioni e progettazione esecutive”.
In pratica è come dire che il libro dei sogni è piaciuto e ora bisogna calarsi nella realtà per cercare di concretizzare le tante belle idee.
Bisognerà innanzitutto trovare tanti soldi.
Oltre alla possibilità di coinvolgere capitali privati, la relazione ribadisce la necessità di procedere “mediante Concorso di Progettazione (anche in due fasi) fino alla fase esecutiva per realizzare le opere con fondi comunali o intercettabili da bandi regionali, statali ed europei”.
Certo dopo le asprissime polemiche degli ultimi interventi in centro città, questo Master Plan è un durissimo e importantissimo banco di prova per la Giunta Celentano.

Primo passo: coinvolgere i cittadini
L’architetto Paolo Cestra, in qualità di Dirigente del Dipartimento XIII Territorio e Rigenerazione Urbana del Comune di Latina ha ora sulle sue spalle la responsabilità di avviare le fasi operative
Innanzitutto verrà creato un gruppo di lavoro costituito anche da professionalità esterne per la messa in atto degli interventi necessari a ridefinire e qualificare il Master Plan. Parlando di soldi, questo dovrà naturalmente tenere presenti le disponibilità del corrente Bilancio 2025/2027.
Importante, in questa fase, anche la partecipazione della cittadinanza di Latina.
Cestra ha infatti il compito anche di avviare incontri di partecipazione e di confronto con la cittadinanza, “propedeutici alla definizione del documento strategico definitivo ed all’avvio della fase attuativa”.
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