La Giunta comunale di Anzio ha approvato una delibera con la quale autorizza il Sindaco a costituire il Comune come parte civile nel procedimento penale, in corso davanti al Tribunale Ordinario di Velletri, relativo alla presunta realizzazione e gestione di una discarica abusiva di rifiuti pericolosi e non pericolosi in un terreno del territorio comunale.
La citazione in giudizio
Il caso trae origine da un decreto di citazione diretta a giudizio, notificato all’Ente dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri lo scorso 12 giugno.
Secondo quanto riportato nel provvedimento, gli imputati – due comproprietari del terreno in località Anzio – avrebbero “in concorso tra loro realizzato e gestito una discarica abusiva di rifiuti pericolosi e non pericolosi”, tra cui materiali elettronici (RAEE), plastica, metalli, scarti edili, legno, catrame, vernici esauste, bombole ed estintori.
L’Amministrazione comunale di Anzio, dopo aver esaminato la documentazione trasmessa dall’Ufficio Ambiente e il parere dell’Ufficio Contenzioso, ha ritenuto “opportuno e necessario resistere in giudizio a tutela delle ragioni dell’Ente”, disponendo di costituirsi parte civile per difendere gli interessi ambientali e patrimoniali del Comune.
Con questo atto, l’Amministrazione di Anzio intende inviare un segnale contro ogni forma di illecito ambientale sul proprio territorio.
“La tutela dell’ambiente e della salute pubblica – si legge nelle motivazioni – rappresenta un interesse primario dell’Ente, che deve essere difeso anche in sede giudiziaria”.
Un avvocato per chiedere i danni
A seguito dell’istruttoria interna, la Giunta di Anzio ha individuato come legale incaricato l’avvocato Sergio Bellotti del Foro di Roma, al quale verrà conferita la procura alle liti.
L’incarico sarà formalizzato con apposita determinazione dirigenziale e la successiva sottoscrizione del contratto di prestazione d’opera professionale.
La delibera richiama l’articolo 12 dello Statuto comunale, secondo cui “la Giunta autorizza il Sindaco a promuovere azioni giudiziarie e a resistere o costituirsi nelle azioni promosse avverso il Comune”, nonché il regolamento comunale per l’affidamento degli incarichi legali a professionisti esterni.
Leggi anche: Concessioni balneari, il TAR spegne le speranze di uno storico stabilimento di Anzio






















