Il Consiglio comunale di Latina ha approvato il nuovo progetto per la gestione della raccolta rifiuti.
Il nuovo sistema prevede tre differenti modalità di ritiro dei rifiuti, a seconda del quartiere. L’approvazione è arrivata al termine di un lungo dibattito che ha a visto parte della maggioranza astenersi.
Il documento definisce la riorganizzazione complessiva del sistema di raccolta dei rifiuti in tutto il comune di Latina e il potenziamento dei servizi accessori. Lo ha illustrato in aula l’assessore all’Ambiente Franco Addonizio.
Il nuovo servizio di raccolta rifiuti a Latina sarà misto
Il piano, predisposto dall’azienda speciale Abc, prevede un modello misto di gestione, con tre differenti modalità di ritiro
Tale modello prevede l’introduzione dei cassonetti “intelligenti” nel centro storico, dotati di sensori e sistemi di riconoscimento dell’utenza, e l’adozione di contenitori condominiali nell’anello della circonvallazione.
Per le utenze non domestiche del centro e della circonvallazione resta confermata la raccolta al piano strada. Nel resto del territorio – quartieri, borghi, zone rurali e lungomare – continuerà il servizio “porta a porta”, con mastelli individuali fino a quattro utenze e contenitori condominiali per edifici più grandi.
Il nuovo modello sarà integrato con gli altri servizi di igiene urbana, tra cui la pulizia e il lavaggio delle strade e dei cassonetti, il diserbo dei cigli stradali e la pulizia delle spiagge, con una diversa programmazione tra periodo estivo e invernale.
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Costi su di 10 milioni di euro: la minoranza è contraria
Nel corso della seduta, il sindaco Matilde Celentano ha evidenziato che il progetto comporta un potenziamento delle risorse umane e strumentali, con l’assunzione di nuovo personale e l’acquisto di mezzi aggiuntivi.
Ha inoltre sottolineato che il piano è stato sottoposto a un’analisi tecnico-economica di congruità, svolta con il supporto di esperti esterni.
Durante la discussione, le opposizioni – Lbc, Pd, M5S e Per Latina 2032 – hanno espresso voto contrario, contestando l’impianto del progetto e i costi previsti.
Secondo i consiglieri dei gruppi di minoranza, il nuovo sistema introdurrebbe tre modalità di raccolta differenti, con un incremento della spesa stimato in oltre 10 milioni di euro e un aumento dei costi complessivi del servizio. Critiche sono state rivolte anche alla gestione del personale e all’uso di lavoratori stagionali.
La maggioranza si spacca: Forza Italia si astiene, ma il voto passa
Nel dibattito è emersa inoltre la posizione di Forza Italia, che si è astenuta. I consiglieri di FI infatti hanno chiesto ulteriori approfondimenti sul piano, evidenziando la necessità di ascoltare le esigenze della cittadinanza prima dell’attuazione del nuovo modello.
Al termine della seduta il Consiglio ha comunque approvato la delibera con i voti favorevoli della maggioranza.
Ha dichiarato il sindaco di Latina Matilde Celentano: «Questo progetto rappresenta un salto di qualità nella gestione dei rifiuti e dell’igiene della nostra città, superando le criticità del passato e allineandoci agli standard più moderni in materia ambientale».
«Il piano è stato verificato sotto il profilo tecnico ed economico e risulta coerente con gli obiettivi di miglioramento del servizio che intendiamo raggiungere».
I gruppi consiliari di opposizione hanno invece affermato: «Il nuovo piano aumenta i costi e riduce la qualità del servizio, abbandonando un modello partecipato basato sul porta a porta. Si tratta di una scelta che rischia di rendere la città più sporca e più cara».






















