Con la sentenza n. 17352/2025, il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio – Sezione Seconda Bis – ha infatti respinto il ricorso presentato da S.B. e altri cittadini, e ha condannato i ricorrenti al pagamento delle spese processuali sostenute dall’Ente, quantificate in 3.000 euro, per un totale di 4.377,36 euro comprensivi di oneri.
Il ricorso contro il risultato elettorale
Il ricorso, notificato il 9 gennaio 2025, chiedeva l’annullamento del verbale di proclamazione degli eletti emanato dall’Adunanza dei Presidenti delle Sezioni elettorali del Comune di Anzio, relativo alle elezioni del 17 e 18 novembre 2024 e al successivo ballottaggio del 1° e 2 dicembre 2024, per la carica di sindaco e consiglieri comunali.
Il TAR, con decreto presidenziale del 31 dicembre 2024, aveva fissato l’udienza di discussione per il 23 aprile 2025.
Nel corso del giudizio, il Comune di Anzio si era costituito in giudizio affidando la propria difesa agli avvocati Carlo Contaldi La Grotteria e Paolo Pittori dello studio romano AdLaw Avvocati Amministrativisti.
Con la recente determina dirigenziale, il Comune di Anzio ha ora dato seguito all’accertamento in entrata della somma riconosciuta a proprio favore, pari complessivamente a 4.377,36 euro, iscrivendola al Capitolo 38203 del bilancio comunale (“Servizi Legali, Contenzioso e Assicurazioni”).
Il Comune di Anzio passa all’incasso
Dopo l’esito favorevole in giudizio, l’Ente ha già avviato le procedure di recupero bonario delle somme dovute dai ricorrenti, a titolo di rimborso delle spese legali.
La determina, firmata dal Funzionario Direttivo responsabile della S.C. Servizi Legali, Contenzioso e Assicurazioni, e con la Sig.ra Elisabetta De Bonis come responsabile del procedimento, formalizza così il passaggio all’incasso per l’amministrazione comunale.
Ad Anzio dunque per il momento non cambierà nulla in fatto di cariche elettive. Per cambiare (o confermare) gli attuali amministratori l’unica strada resta quelle delle urne.
Per i ricorrenti resterebbe l’ultima possibilità, quella del Consiglio di Stato, ultimo grado della giustizia amministrativa. È difficile però pensare che l’esito possa essere differente.
Leggi anche: «Il voto ad Anzio fu regolare ma…»: il Tar spiega la “scheda ballerina” alle elezioni 2024
























