Nello storico edificio erano in corso lavori legati ad un grosso cantiere di scavi archeologici.
Il crollo ha causato il ferimento di 4 operai. E purtroppo nella notte bisogna aggiungere al conteggio anche la morte del 66enne romeno Octay Stroici, rimasto sotto le macerie per 11 ore.
Il tentativo di salvare la vita all’operaio rimasto sotto le macerie del crollo della Torre dei Conti è durato 11 ore. Complicato dai continui e ripetuti crolli.
Octay Stroici è stato estratto vivo dalle macerie, ma il massaggio cardiaco in ambulanza e poi la corsa all’ospedale sono stati inutili. L’operaio è morto stanotte al Policlinico Umberto I.
Il video del secondo crollo della Torre dei Conti
Con le foto scattate da Ezio Cairoli del secondo crollo della Torre dei Conti abbiamo composto un time-laps che ne riporta tutta la drammaticità.

Gli agenti della polizia locale di Roma Capitale del I gruppo Centro Storico hanno provveduto a mettere in sicurezza l’are interessata dal crollo. Hanno interdetto al traffico pedonale e veicolare l’area per agevolare l’intervento da parte dei Vigili del Fuoco e dei mezzi di soccorso.
Anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, il ministro della Cultura Alessandro Giuli, i vertici della Sovrintendenza capitolina e il prefetto Lamberto Giannini si sono recati a Largo Corrado Ricci.



La storica Torre dei Conti a Largo Corrado Ricci a Roma
La Torre dei Conti di Largo Corrado Ricci a Roma risale al XIII secolo. All’epoca era una delle strutture più alte di Roma, fatta edificare da da Papa Innocenzo III.
Il papa fece edificare l’imponente edificio per la potente famiglia Conti di Segni, da cui proveniva lo stesso Innocenzo III, nato Lotario dei Conti di Segni.
Nel corso del Medioevo, Largo Corrado Ricci fu trasformato in un giardino e nei secoli successivi divenne uno spazio residenziale con l’edificazione di nuove case e palazzi.
Nel XIX secolo la famiglia Nicolini prese possesso dell’area e vi fece costruire un palazzo di sette piani, collegato alla Torre dei Conti, che diviene così anch’essa un condominio.

Negli anni Trenta del Novecento l’area subì una nuova e definitiva trasformazione.
Con la costruzione di Via dei Fori Imperiali, il palazzo che la famiglia Nicolini aveva fatto costruire fu demolito. Soltanto la Torre dei Conti rimase in piedi.
Il cantiere per gli scavi archeologici in largo Corrado Ricci
Largo Corrado Ricci a Roma è un piccolo triangolo di terra ubicato tra il Foro di Nerva e il Quirinale.

In quest’area è in atto una campagna di scavi che l’ha resa uno dei siti archeologici più interessanti della Capitale.
La campagna di scavi vuole riportare alla luce i resti dell’antico Templum Pacis, il maestoso complesso monumentale voluto dall’Imperatore Vespasiano.
Gli scavi si concluderanno presumibilmente nel 2026. L’investimento per portare alla luce l’antico Templum Pacis, ammonta a 2,7 milioni di euro, finanziati tramite i fondi PNRR.
I resti del leggendario complesso di Vespasiano sono situati a circa 6 metri di profondità sotto l’attuale piano stradale.
Il sito archeologico è fortemente stratificato. Gli scavi per portare alla luce il Templum Pacis hanno infatti fatto emergere anche numerosi edifici di epoca medievale.
Tra questi spicca in modo particolare un antico forno comunitario. L’edifico appare in diverse vedute d’epoca che dimostrano come fosse attivo fino all’Ottocento.

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Il problema della sicurezza nei cantieri
Il crollo di parte della storica Torre dei Conti ha Roma ha suscitato vive reazioni nella politica.
Rina Grasso, Segretario Forza Italia Municipio I Roma Capitale, ha espresso preoccupazione per l’accaduto e portato all’attenzione il problema della sicurezza nei cantieri:
“L’episodio rappresenta un campanello d’allarme gravissimo sulle condizioni di sicurezza dei cantieri che insistono nel cuore del Centro Storico. Chiediamo al Comune di Roma e alla Sovrintendenza Capitolina di fare immediatamente chiarezza sulle cause del cedimento e di verificare lo stato di conservazione di tutti i monumenti limitrofi nell’area dei Fori Imperiali. È necessario che la tutela del nostro patrimonio culturale sia accompagnata da controlli rigorosi, trasparenza sugli interventi e da una costante attenzione alla sicurezza dei cittadini e dei lavoratori”.
Annullato sorvolo delle Frecce Tricolori del 4 novembre
Non si svolgerà il tradizionale sorvolo delle Frecce Tricolori sull’Altare della Patria, come ogni anno i occasione in occasione della cerimonia di deposizione della corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto.
Una decisione che il ministero della Difesa ha preso «per evitare anche la minima interferenza a quanti sono e saranno impegnati nelle attività di messa in sicurezza nell’area di via dei Fori Imperiali».
























