La decisione è contenuta nel piano della Città Metropolitana di Roma di dimensionamento della rete scolastica per l’anno 2026/2027.
La proposta, avanzata dal Comune di Ariccia, ha ottenuto il parere positivo dell’ex provincia di Roma che ha riconosciuto la coerenza dell’intervento con gli obiettivi di efficienza e miglioramento della qualità dei servizi scolastici.
La misura principale prevede la fusione del plesso Don Milani, situato in via Vittoria n. 8, con la scuola primaria Bernini di via Cardinal Chigi 1.
Un accorpamento che mira non solo a ottimizzare le risorse, ma anche a garantire una gestione più armonica e sostenibile degli spazi e del personale, senza ridurre l’offerta educativa complessiva, almeno secondo Comune di Ariccia e Città Metropolitana.
Una scelta per razionalizzare e migliorare
La decisione nasce da un’analisi della rete scolastica cittadina e dai dati sulle iscrizioni degli ultimi anni.
La diminuzione demografica, che ha ridotto il numero di alunni in diversi plessi, ha reso necessario un intervento per evitare la dispersione delle risorse e il rischio di sottoutilizzo degli edifici.
Con l’accorpamento, il Comune di Ariccia punta a mantenere invariata la qualità dell’insegnamento, concentrando però le attività didattiche in spazi più funzionali e moderni.
La scuola Bernini, che già ospita un numero consistente di studenti, diventerà così un polo primario di riferimento, con una dotazione logistica e tecnologica in grado di accogliere anche gli alunni provenienti dal plesso Don Milani.
L’obiettivo è quello di garantire un ambiente di apprendimento più adeguato e favorire una maggiore integrazione tra studenti e docenti, all’interno di una struttura rinnovata e pienamente operativa.
Nessuna chiusura, ma una riorganizzazione intelligente per Ariccia
L’accorpamento non rappresenta una chiusura in senso stretto, bensì una riorganizzazione strategica della rete scolastica.
L’attuale sede del plesso Don Milani, dopo la soppressione formale come punto di erogazione, potrà essere destinata ad altri progetti educativi o sociali, nell’ottica di un riuso intelligente del patrimonio pubblico.
La riorganizzazione si inserisce in una visione di medio periodo, che mira a rendere più efficiente il sistema scolastico e a prevenire situazioni di frammentazione gestionale.
Si tratta, in sostanza, di un intervento di riassetto pensato per accompagnare l’evoluzione demografica e sociale del territorio, senza sacrificare l’identità delle scuole ma anzi rafforzandone la funzione educativa.
Confermati gli altri plessi di Ariccia
Oltre all’accorpamento, il piano approvato conferma il mantenimento di tutti gli altri punti di erogazione del servizio scolastico nel Comune di Ariccia.
Restano quindi pienamente operativi i quattro plessi della scuola dell’infanzia:
- Centro Urbano 2,
- Villini,
- Crocifisso
- Fontana di Papa
insieme alle quattro scuole primarie:
- Bernini,
- Tempesta,
- Trilussa,
- Rodari,
e ai tre plessi di scuola secondaria di primo grado:
- Centrale,
- Villini
- Fontana di Papa.
La continuità didattica e territoriale viene così garantita su tutto il territorio comunale, senza riduzioni nei servizi per le famiglie. Una scelta che testimonia la volontà di mantenere un’offerta formativa capillare e accessibile, preservando la presenza educativa nei diversi quartieri della città.
Un piano per il futuro della scuola
Il dimensionamento per l’anno scolastico 2026/2027 si inserisce in un più ampio percorso di modernizzazione del sistema educativo locale, volto a coniugare sostenibilità e qualità.
L’approvazione del piano rappresenta una tappa importante di un lavoro di programmazione condiviso tra Comune di Ariccia e Città Metropolitana, frutto di confronto e valutazioni tecniche ma anche di scelte politiche orientate al bene comune.
La riorganizzazione non è solo una questione di numeri: è un passo verso una scuola più efficiente, più sicura e più vicina alle esigenze delle famiglie.
In sintesi, l’accorpamento tra Don Milani e Bernini segna l’inizio di una nuova fase per la scuola di Ariccia. Una scelta che punta a razionalizzare senza penalizzare, a unire per rafforzare, e a costruire — con visione e responsabilità — una comunità educativa al passo con i tempi.
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