L’intervento si è reso necessario dopo l’esposto da parte di alcuni residenti che segnalavano una piscina abbandonata, ormai trasformata in un acquitrino di acqua stagnante, con evidenti formazioni algali e condizioni favorevoli alla proliferazione di insetti e animali infestanti.
Il caso è stato segnalato al Servizio Igiene e Sanità Pubblica della ASL Roma 6, che ha effettuato un sopralluogo congiunto con la Polizia Locale di Ardea.
Gli operatori hanno accertato lo stato di abbandono dell’area e la presenza di acqua stagnante sopra un telo di copertura della piscina, situazione che, secondo la relazione dell’ASL, rappresenta “un serio pericolo per la salute pubblica“.
Il rischio igienico sanitario
Il rischio principale deriva dalla possibilità che l’acqua non trattata diventi un ambiente ideale per la riproduzione di zanzare e altri insetti vettori di malattie, come la West Nile, la dengue o la chikungunya.
Inoltre, le condizioni di incuria favoriscono la presenza di roditori e altri animali indesiderati, con potenziali ripercussioni sulla sicurezza e il benessere dei residenti della zona.
Si legge nella relazione della polizia locale:
A chiusura della piscina, era presente una doppia copertura morbida, ancorata su tutto il perimetro da taniche poste a contrappeso, ma non sufficientemente in tiro, tanto che si era creato un avvallamento, sull’intera area della vasca, ricolmo di acqua sporca caratterizzata da una sorta di muschio galleggiante”.
L’ordinanza ai proprietari
Alla luce di tali criticità, il Comune di Ardea ha ordinato ai proprietari dell’immobile — un uomo di 65 anni e una donna di 61 anni, entrambi residenti a Roma — di procedere entro 15 giorni allo svuotamento completo e alla sanificazione della piscina, affidandosi a una ditta specializzata.
L’obiettivo è ripristinare le condizioni di igiene e sicurezza ambientale e prevenire ulteriori rischi per la salute pubblica.
L’ordinanza avverte inoltre che, in caso di mancata esecuzione degli interventi entro i termini previsti, i proprietari saranno ritenuti responsabili per eventuali conseguenze sanitarie derivanti dall’inadempienza, comprese possibili trasmissioni di malattie a persone o animali.
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