È questo il messaggio emerso dal convegno “Latina Universitaria, più opportunità, più futuro”, promosso dalla CISL di Latina e dalla CISL Lazio, svoltosi nell’Aula Magna della Sapienza – sede di Latina il 4 novembre.
All’incontro hanno partecipato istituzioni politiche, accademiche e parti sociali, unite dall’obiettivo di trasformare Latina in una città universitaria diffusa, capace di trattenere giovani, attrarre talenti, investimenti e ricerca.
Il Presidente della Regione, Francesco Rocca, intervenuto con un video messaggio, ha confermato l’impegno della Regione nel finanziare iniziative che creino un legame più stretto tra formazione, innovazione e territorio.
La nuova facoltà in arrivo a Latina
Attualmente Latina ospita il Polo Universitario della Sapienza e da tre anni la Facoltà del DAMS dell’Università Roma Tre, con corsi dedicati alle nuove professioni dell’audiovisivo.
Ora è in arrivo la facoltà di Agraria dell’Università della Tuscia, che contribuirà a completare un “triangolo virtuoso” accademico: arti e media, scienze della vita e tecnologie, management e politiche del territorio.
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“Investire sulla formazione significa dare nuova energia allo sviluppo economico e culturale della città e offrire ai nostri giovani un futuro da protagonisti”, ha sottolineato Roberto Cecere, Segretario generale CISL Latina.
Il convegno ha ribadito l’importanza di un supporto integrato per gli studenti, con servizi abitativi, tutoraggio e orientamento, come ha spiegato Simona Romano della CISL Università.
Anche la sindaca di Latina, Matilde Celentano, ha evidenziato il valore storico del polo universitario locale e la sua capacità di formare talenti che restano a lavorare sul territorio.
I contributi della Regione per Latina città universitaria
Sul fronte delle risorse, la Regione Lazio ha stanziato contributi mirati: 200.000 euro per il 2025 e 800.000 euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, per supportare lo sviluppo accademico e infrastrutturale.
Dal mondo accademico, i rettori di Sapienza, Roma Tre e Tuscia hanno concordato sull’importanza di consolidare l’asse Latina-Università come fattore di sviluppo culturale ed economico.
Tra i temi emersi anche la necessità di politiche per il diritto allo studio, residenzialità studentesca e l’avvio di iniziative come “Porta Futuro”, che collega il percorso universitario al mondo del lavoro.
Come ha concluso Giorgio Graziani, Segretario Confederale CISL, l’università non è solo formazione, ma un motore di comunità, sviluppo e competitività del territorio.






















