Le accuse riguardano i presunti falsi relativi al bilancio comunale 2009 di Nettuno, che secondo gli inquirenti sarebbero stati compiuti per evitare, appena insediata la giunta di Alessio Chiavetta, la dichiarazione di dissesto finanziario, che avrebbe paralizzato qualsiasi attività. Annullati i proscioglimenti dalla Corte di Cassazione, il procedimento è tornato davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Velletri ma, per l’assenza del giudice Gilberto Muscolo, l’udienza è stata rinviata al prossimo 21 marzo. Il gup dovrà pronunciarsi sulle nuove richieste di rinvio a giudizio, alla luce delle indicazioni date dagli ermellini, decidendo così se disporre un processo per l’ex sindaco, Alessio Chiavetta, il dirigente comunale Gianluca Faraone, e gli ex componenti del collegio dei revisori dei conti, Michele Scognamiglio, Barbara Scoppetta ed Ermanno Cicchetti. Secondo il pubblico ministero Giuseppe Travaglini, il bilancio 2009 venne approvato ricorrendo appunto una serie di falsi, come emerso dall’inchiesta portata avanti dai finanzieri di Nettuno e denominata “Resa dei conti”. Il giudice Zsuzsa Mendola aveva però ritenuto che, pur essendo state violate le regole di redazione del bilancio, “poiché i consiglieri comunali erano al corrente dell’artificio, essi non furono tratti in inganno”, e dunque non vi era alcun falso, essendo diversi il piano penale da quello contabile, censurato dalla Corte dei Conti. La Cassazione, a cui il pubblico ministero fece ricorso, ha invece annullato i proscioglimenti, ritenendo che il ricorso “nel suo nucleo essenziale è pertinente e fondato”. Il gup dovrà così esprimersi di nuovo sulle richieste di giudizio, anche se ormai la prescrizione incombe.
Sotto accisa l'atto finanziario del 2009
Bilancio ‘taroccato’ a Nettuno, il processo slitta al 2017: rischio prescrizione
La “Resa dei conti” non riesce ad arrivare per Chiavetta e gli altri. Il procedimento, così denominato dalla Guardia di finanza di Nettuno e relativo ai presunti falsi nel bilancio comunale, ha avuto un cammino tormentatissimo e nel momento in cui il giudice doveva tornare a decidere sulle richieste di giudizio, per l’assenza del magistrato titolare del procedimento, l’udienza è di nuovo slittata: non se ne parlerà prima dell’anno prossimo.
02/07/2016
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