Il tema delicatissimo dei viaggi della speranza è stato affrontato per la prima volta con l’articolazione di un dossier con tanto di testimonianze ed interviste alle famiglie dei migranti morti o ancora dispersi nelle acque del Mediterraneo ed alle Autorità straniere dei Paesi coinvolti da questo tragico fenomeno: dalla Tunisia, alla Libia, dal Senegal al Mali, i confini geografici di questo ingiustificabile sacrificio di vite umane è immenso.
“Le immagini del documentario non possono non restare impresse nella memoria dei partecipanti – commenta Sihem Zrelli, Presidente dell’Associazione La Palma del Sud che ha organizzato l’iniziativa – la proiezione di questo dossier vuole sensibilizzare il lavoro già egregiamente svolto da altre associazioni tunisine in Italia, e tutte per persone che stanno curando le relazioni tra il governo italiano e quello tunisino per l’identificazione dei nostri connazionali che hanno raggiunto il territorio italiano ma di cui le famiglie non hanno avuto più notizie. Mi auguro che questa proiezione possa contribuire a tenere sempre viva l’attenzione su questa tragedia umana che i Governi dei Paesi coinvolti devono affrontare seriamente e non solo di fronte all’emergenza del fatto compiuto”.
“Inoltre invito i Dirigenti scolastici di Aprilia che vogliano affrontare questo tema con la propria comunità scolastica a rivolgersi presso la nostra Associazione per dare un senso ancora più forte a questo documentario, arrivando ai giovani per rafforzare il rispetto nei confronti dell’altro perché una vita non ha distinzione di colore di pelle, di lingua e di religione”.
Zrelli ha tuttavia sottolineato “l’assenza delle Istituzioni di Aprilia che ancora una volta hanno dimostrato poca sensibilità verso un tema così delicato ed importante per tutte le comunità straniere toccate dalla perdita dei propri connazionali strappati alla vita dal sogno infranto di una vita libera e serena finalmente lontani dalla fame e dalla violenza”.