Sei mesi di prova e poi il via-libera definitivo. Forse. Questa la nuova tabella di marcia per il nuovo mega-impianto di depurazione sul litorale a sud di Roma, che dovrà servire parte del territorio di Ardea e 5 comuni dei Castelli Romani. Il forse è d’obbligo, visto che resta lontano l’accordo economico tra Comune di Ardea e Regione Lazio. L’impianto, pronto da fine 2013 e costato circa 20 milioni di euro, non è ancora mai partito. Questo a causa del niet opposto dal Sindaco di Ardea, Luca Di Fiori, che ha negato l’allaccio alla fogna. Ha così puntato i piedi per via del mancato trasferimento dei fondi promessi anni fa dalla Regione al Comune di Ardea per realizzare varie infrastrutture idriche. Altro ostacolo all’avvio, la lotta tra le società contendenti Acea ed Idrica, che vogliono entrambe accaparrarsi la gestione dell’opera. Ma ora qualcosa si è mosso e il depuratore pare che partirà, anche se non a pieno regime, a segutio dell’incontro riservato tra il Commissario straordinario della Provincia di Roma, dott. Carpino, l’Assessore all’Ambiente ed alle Infrastrutture della Regione Lazio, Refrigeri, ed i sei sindaci interessati: Ardea, Albano, Ariccia, Genzano, Lanuvio e Nemi. Si tratta dei Comuni che dovranno sversare i propri reflui civili ed industriali nel nuovo mega depuratore dei Castelli, costruito sul territorio del Comune di Ardea ma proprio al confine con i Comuni di Albano, Pomezia e Lanuvio. Di sicuro, il “patto” tra Regione Lazio ed i sindaci dei Castelli Romani per l’avvio dell’opera ancora non si è chiuso. La Regione Lazio non è disposta, al momento, ad onorare l’impegno economico assunto con il Comune di Ardea alcuni anni fa, per una cifra pari a circa 9 milioni di euro, che permetterebbe di costruire fogne e acquedotto per un’ampia fascia di litorale laziale del tutto sprovvista: si tratta dei quartieri di Villaggio Ardeatino, Montagnano, Montagnanello, Valle Caia, ad Ardea. Ma anche delle limitrofe frazioni di Albano di Cecchina, Pavona e del popolatissimo quartiere di Cancelliera. Al momento però, è questa la principale novità, vi sarebbe un accordo sottoscritto tra le parti per la messa in funzione, entro tre settimane a partire da oggi, del mega-depuratore per portare a termine almeno la fase di avvio “sperimentale” dell’opera, ovvero il cosiddetto “collaudo dinamico”, con l’affidamento immediato dell’impianto al Comune di Ardea ed alla società “Idrica”, gestore del servizio idrico di quell’area del litorale. Un avvio lento e graduale del depuratore, che durerebbe al massimo sei mesi, per terminare la fase di collaudo. Con la speranza, nel corso di questo tempo, di chiudere l’accordo economico definitivo con l’Assessore Refrigeri, nel mese di settembre. Sarà così? Staremo a vedere. Di sicuro, in attesa di buone nove da parte dei nostri amministratori e politici locali e regionali, per tutta la prossima estate, il nostro mare e le nostre spiagge, tanto per usare un eufemismi, lasceranno e non poco a desiderare, esattamente come gli anni passati.
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