Ora questo “pezzo” di palazzo però sembra davvero in procinto di cadere, specie con il continuo alternarsi di piogge e sole di questi ultimi giorni che – secondo gli stessi inquilini delle case – avrebbe aumentato la divaricazione della frattura, molto più ampia che in principio. Il tutto continuamente sollecitato dalle centinaia di rondini che quotidianamente si poggiano sopra a questo crollo sospeso. Numerose chiamate di allerta per un intervento risolutore alle autorità competenti ma niente da fare. Insomma il rischio che il muro si stacchi e cada di sotto, colpendo qualche passante, bambini compresi, è molto elevato. Una fatto che inoltre non sarebbe una novità, ma un’analogia rispetto a quanto accaduto ad un edificio gemello nel medesimo complesso residenziale dove è visibile a tutti una porzione di intonaco ancora più vasto che, una volta caduta, ha lasciato spoglio e nero lo stesso edificio.
In piazzale delle Regioni
Pomezia, intonaco “sospeso” sopra le teste degli inquilini delle case Ater
Sono passati ormai quindici giorni da quando una vasta porzione di intonaco si è staccata dall’estremità superiore di uno degli edifici che costituiscono il complesso residenziale di case popolari Ater in piazzale delle Regioni a Pomezia. Un crollo “sospeso”, nel senso che la porzione di muro che si è staccata dalla sua sede originaria, non è poi caduta al suolo, da una altezza di 30 metri circa, ma è rimasta lì sospesa. Così, nei momenti successivi al verificarsi del fatto, sono giunti sul posto sia i vigili urbani che i vigili del fuoco. Questi ultimi hanno circoscritto l’area con un semplice nastro bianco e rosso. Un’interdizione insufficiente a precludere il passaggio ai numerosi inquilini che utilizzano i marciapiedi sottostanti al palazzo dove sono presenti camminamenti vari per accedere alle numerose scale o garage.
20/09/2016
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