Condanna definitiva per il giovane che, dopo una banale lite per motivi di viabilità, cercò di uccidere a martellate un 34enne a Genzano.
Nell’aprile 2012, per ragioni appunto di viabilità, a Genzano ebbero un litigio il 34enne Daniele Raffaele e l’allora 25enne Jacopo Ceccarelli. Una discussione come tante. Sembrava finita lì. Il 9 maggio successivo, invece, passando in auto lungo via di Colle Fiorito, Ceccarelli vide seduto in un bar Raffaele e decise di vendicarsi. Il 25enne andò a casa, prese il suo martello da carpentiere e si diresse nel locale, dove si scagliò subito contro Raffaele. Il 34enne venne colpito con il martello alla testa e Ceccarelli non si fermò neppure quando la vittima era ormai a terra. Il 34enne venne ricoverato in gravi condizioni e l’aggressore, che subito confessò, venne bloccato dalla Polizia.
Accusato di tentato omicidio, scelto il rito abbreviato e godendo così di uno sconto sulla pena, Ceccarelli venne condannato il 16 luglio 2013 dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Velletri a sei anni di reclusione e a pagare una provvisionale alla vittima di 15mila euro. La sentenza venne confermata in appello il 18 luglio 2014 ed è stata ora resa definitiva dalla Cassazione, che ha dichiarato inammissibile il ricorso dell’imputato.