Una richiesta di finanziamenti alla Città Metropolitana, per l’installazione di videocamere di sorveglianza per contrastare il proliferare di discariche abusive sul territorio, è stata approvata dalla giunta comunale di Ardea per dare vita al progetto “Sorvegliare il paesaggio”. L’importo da richiedere, di poco inferiore ai 10mila euro (che sarà integrato da fondi comunali per un totale di poco superiore a 11mila euro), servirà per videosorvegliare tre zone in particolare del territorio, tra le più interessate e deturpate dal fenomeno: il parcheggio di via Bergamo, a Marina di Ardea, via Piave a Nuova California e via Sant’Antonio alla Banditella.
All’interno del parcheggio di via Bergamo, si prevede l’installazione delle telecamere sui pali della pubblica illuminazione già presenti, mentre in via Piave i dispositivi saranno posti nei pressi dell’incrocio con via Campo di carne, non lontano dalle scuole, con tecnologia capace di garantire una buona visibilità anche in condizione di scarsa illuminazione. Anche in via Sant’Antonio si è scelto di utilizzare i pali della luce esistenti, anche per mimetizzare l’impianto. «Le telecamere – si legge nel progetto approvato dalla giunta – potranno essere monitorate da parte del corpo di Polizia municipale, applicando la massima discrezione e riuscendo a individuare i trasgressori, per avere la possibilità conseguenza di prevenire il fenomeno piuttosto che bonificare l’area e spostare il degrado in altri luoghi. Le telecamere saranno installate su pali o strutture già esistenti per nascondersi alla vista dei trasgressori. ll sistema sarà monitorato da una cabina di regia posta all’interno degli uffici della Polizia municipale, già esistente e attrezzata con apparecchiature tecnologiche adeguate per gestire i dati provenienti dalle telecamere di sorveglianza». Lo stesso finanziamento per l’installazione di “fototrappole” è stato richiesto dai Comuni di Anzio e Nettuno, anch’essi martoriati dalla piaga dell’abbandono indiscriminato di rifiuti per strada. Unico neo: non sempre, come accade per le videocamere già in funzione, c’è personale sufficiente per un monitoraggio costante.
All’interno del parcheggio di via Bergamo, si prevede l’installazione delle telecamere sui pali della pubblica illuminazione già presenti, mentre in via Piave i dispositivi saranno posti nei pressi dell’incrocio con via Campo di carne, non lontano dalle scuole, con tecnologia capace di garantire una buona visibilità anche in condizione di scarsa illuminazione. Anche in via Sant’Antonio si è scelto di utilizzare i pali della luce esistenti, anche per mimetizzare l’impianto. «Le telecamere – si legge nel progetto approvato dalla giunta – potranno essere monitorate da parte del corpo di Polizia municipale, applicando la massima discrezione e riuscendo a individuare i trasgressori, per avere la possibilità conseguenza di prevenire il fenomeno piuttosto che bonificare l’area e spostare il degrado in altri luoghi. Le telecamere saranno installate su pali o strutture già esistenti per nascondersi alla vista dei trasgressori. ll sistema sarà monitorato da una cabina di regia posta all’interno degli uffici della Polizia municipale, già esistente e attrezzata con apparecchiature tecnologiche adeguate per gestire i dati provenienti dalle telecamere di sorveglianza». Lo stesso finanziamento per l’installazione di “fototrappole” è stato richiesto dai Comuni di Anzio e Nettuno, anch’essi martoriati dalla piaga dell’abbandono indiscriminato di rifiuti per strada. Unico neo: non sempre, come accade per le videocamere già in funzione, c’è personale sufficiente per un monitoraggio costante.
28/09/2016