È stato scoperto il «tesoretto» della Congregazione, proprietaria dell’Idi e artefice di una bancarotta milionaria (la cifra fluttua tra i 600 e gli 800 milioni di euro). Ci sono finalmente le visure catastali, dietro un numero di codice fiscale che, stranamente, coincide con quello della Provincia. Dettaglio importante, visto che Congregazione e Provincia, in teoria, sono due volti giuridicamente separati, della stessa medaglia: il no profit e l’impresa della sanità. A rivelarlo è il Corriere della Sera nell’edizione di Roma.
Terreni a Oristano, Polistena (Reggio Calabria), Erba (Como). Vigneti a Velletri e a Montefiascone e, perfino, un mandorleto a Noto, in provincia di Siracusa. Oltre a diversi immobili, sparsi tra Lazio, Lombardia, Calabria e Sicilia.
La Procura ha notificato a padre Franco Decaminada il decreto di proroga delle indagini che lo riguardano. L’ex presidente del Dermatologico presenta istanza di fallimento contro la Congregazione.