Ricerca shock nelle scuole elementari e medie di Anzio e Nettuno: più di uno su tre è obeso tra i bambini e ragazzinidai 6 ai 13 anni. Lo screenign è stato condotto per conto della Fondazione italiana lotta all’obesit infantile, dal Centro di nutrizione LOVIMA di Nettuno del pediatra Claudio Farinelli e la moglie dottoressa Marina Aimati, specialista in Scienza dell’alimentazione. I due medici hanno ossevrato oltre 1.600 alunni. «Siamo rimasti molto sorpresi e abbiamo il sospetto che il dato possa essere anche peggiore, visto che forse tra i bambini che non hanno aderito alla ricerca parecchi sono quantomeno sovrappeso», dicono preoccupati i due dottori. «Un bambino obeso è un bambino che lancia un segnale d’allarme – avverte l’esperta -: non è solo questione di grassi, zuccheri, carboidrati, proteine, eccetera, ma è questione di vissuto familiare. Un bimbo che mangia troppo manifesta un disagio, più o meno grave. Non si tratta di colpevolizzare nessuno, ma è necessario vedere che il bimbo o l’adolescente riversa sul cibo ciò che magari non riversa in altri ambiti, soprattutto quello affettivo, e sicuramente ci sta esprimendo un problema più o meno profondo. PEricò abbiamo organizzato anche un convegno presso l’aula consiliare del Comune di Nettuno». Appuntamento giovedì 14 marzo, alle ore 15. Approfondimento domani sul nuovo numero de il Caffè di Anzio e Nettuno.
12/03/2014