Maurizio Cella, sessantenne di Nettuno, si è ritrovato sul lastrico all’improvviso, senza un’assistenza sufficiente alla sopravvivenza: per questo si è incatenato davanti al Comune, per attirare l’attenzione sulla sua condizione. Il crollo è avvenuto in poche settimane. Eventi drammatici hanno portato quest’uomo, padre di due figli di 6 e 16 anni, a vivere in strada. La perdita del lavoro, avvenuto dopo l’allontanamento dalla moglie, ha lasciato l’uomo da solo a mantenere la famiglia.
Dopo il licenziamento arriva la lettera di sfratto nell’immobile in cui vive in via Corallo. Maurizio non sa dove andare: i servizi sociali intanto gli tolgono i figli. In quella casa che gli hanno tolto dall’oggi al domani ha lasciato tutta la sua vita, i suoi beni. Per lasciare l’immobile gli hanno promesso 500 euro questo mese e 500 il prossimo, ma lui non ha accettato. Alcuni rappresentanti del Comune avrebbero anche promesso a Maurizio un lavoro e un posto dove vivere, ma nulla è cambiato così lui ha deciso di incatenarsi e piantonare il Comune finché non riceverà una risposta dignitosa e soddisfacente.
14/03/2014