Bocciato il piano antenne del Comune di Ariccia. O meglio annullata la parte del piano in cui venivano poste una serie di restrizioni all’installazione dei ripetitori. Una stroncatura che arriva dal Tar del Lazio, con l’accoglimento di un ricorso presentato dalla Wind Telecomunicazioni.
La spa, dopo essersi vista negare dall’ente locale l’autorizzazione a posizionare un impianto di telefonia cellulare sulla Nettunense, aveva chiesto ai giudici amministrativi di annullare quel diniego, le restrizioni inserite nel piano antenne approvato con delibera di consiglio comunale il 28 gennaio 2003 e il relativo regolamento comunale. Il Comune aveva previsto antenne solo su aree di proprietà comunale e su tralicci di proprietà della stessa pubblica amministrazione. Una limitazione eccessiva secondo la Wind. E dello stesso avviso è stato il Tar del Lazio che, accogliendo il ricorso della società di telefonia, ha precisato che quella restrizione era illegittima, perché “limitava selettivamente ed eccessivamente i siti eleggibili, privilegiando quelli di proprietà comunale in quanto non destinati alla permanenza stabile di persone, nonché dotati di una fascia di rispetto di inedificabilità”. Una scelta, secondo i giudici, in contrasto sia “con i dominanti orientamenti della giurisprudenza amministrativa circa la compatibilità di questi insediamenti con tutte le destinazioni di zona, anche residenziali, sia con la possibilità di configurare limitazioni maggiormente conformi al principio di proporzionalità, in relazione alla natura degli interessi in gioco”. Piano antenne dunque ridimensionato e Comune di Ariccia condannato anche a pagare duemila euro di spese legali.