CAOS PD: SPUNTA IL NOME DI RUGGHIA
L’esempio di quanto le questioni elettorali stiano minando la concentrazione dell’amministrazione verso i problemi della città, è Ciampino. Nella città aeroportuale a detenere la poltrona del municipio è il vicesindaco in quota Pd, Carlo Verini, “subentrato” all’ex primo cittadino Lupi a sua volta decollato in Consiglio regionale. Un evento, questo, digerito non bene dalla maggioranza di governo e che di fatto ha aperto un balletto di polemiche che hanno fatto tutto tranne che bene. Il Psi ha lasciato la coalizione e il leader socialista Testa ha dato le dimissioni da assessore ai Lavori Pubblici, lanciando al contempo la sua candidatura autonomista a sindaco (si parla di un dialogo aperto con il Consigliere regionale ed ex sindaco di Marino, Adriano Palozzi, ndr). Una brutta perdita per il Partito Democratico, che la gatta più complicata da pelare se la ritrova però dentro casa: duro, infatti, lo scontro tra l’anima “lupiana” del gruppo e quella cosiddetta scissionista dei cinque consiglieri comunali Sudano, Muzi, Pazienza, Giglio e Fiorini. Usciti rafforzatissimi dal recente congresso cittadino. Almeno quattro di loro sembrano viaggiare con la corrente di Rugghia, ex sindaco ciampinese e già parlamentare piddino. Proprio “Tonino”, come lo chiamano in città, potrebbe essere la grande sorpresa delle presunte primarie di coalizione di centrosinistra. Ammesso e non concesso che ci siano, questo un primo rumors dei candidati in lizza: l’attuale giovane assessore Pd Terzulli, il presidente del consiglio comunale Muzi e quindi la grande sorpresa Rugghia, che, se deciderà di mettersi in gioco, lo farà con tutti i crismi del caso: un uomo dal suo passato politico, infatti, non può permettersi la sconfitta. Il decano della politica castellana avrà già fatto i suoi conti? Quarto competitor per le eventuali primarie è infine l’assessore ai Servizi sociali Sisti, donna di centro lanciata dal segretario uddiccino Addessi: «Sarà la candidata dell’area moderata per offrire finalmente all’elettorato una candidatura moderata, uscendo così da una tradizione più che ventennale di candidati di sinistra. Riguardo i rapporti con il Pd – dice Addessi – sono di civile rispetto; riteniamo auspicabile che si rifletta su una oramai necessaria alternanza alla guida di una città che, da oltre 20 anni è tenuta da esponenti di sinistra, che in base all’attuale panorama, non rispondono più alle mutate esigenze di un elettorato che grida al rinnovamento». Da capire se anche Sel proporrà un proprio candidato per le primarie, mentre andrà da sola – ma non è una novità – Rifondazione comunista, spesso critica con l’odierna maggioranza comunale. Dall’altra parte della barricata, invece, ancora si procede a passi silenti. Tra i pochi del centrodestra a uscire allo scoperto c’è il consigliere Pdl Ivan Boccali, che in questi giorni ha lanciato la sua candidatura a primo cittadino: «Nella girandola di nomi più o meno noti che sono venuti fuori negli ultimi tempi, c’è anche chi è pronto a mettersi in gioco non per la poltrona ma per rinnovare la città dalle fondamenta. Questo il mio imperativo categorico: opporsi alla trappola della vittoria annunciata di un centrosinistra che si è dimostrato slegato e privo di intenti che vadano oltre l’interesse particolare del singolo. Ma allo stesso modo non accettare supinamente il solito nome frettolosamente calato dall’alto da parte del centrodestra. Per la rinascita della Città, per la tutela della libertà morale dei ciascuno, per il futuro dei nostri figli, per rompere con un passato di malgoverno: per questo che mi sento pronto a scendere in campo». Curiosità, infine, sul Movimento Cinque Stelle che dal blog fa sapere di voler “progettare un’alternativa e contrastare le ormai radicate e vergognose politiche partitiche. Un’opportunità per tutti i cittadini di Ciampino e Morena che desiderano un vero cambiamento, una società più giusta».
GROTTAFERRATA: PANORAMA ELETTORALE ANCORA INCERTO
Situazione elettorale in divenire anche in quel di Grottaferrata, dove il palcoscenico politico ricalca a grandi linee quello della consorella ciampinese: Pd alla ricerca dell’unità, centrodestra più silenzioso e Movimento 5 Stelle in fase organizzativa. Nel paese criptense, però, si distinguono una serie di liste e associazioni che potrebbero fare la differenza in fase di voto. Ricordiamo in tal senso il peso (diretto o indiretto decidetelo voi) che ebbe tre anni fa la lista del consigliere di Bosso per la vittoria finale dell’ex sindaco piddino Gabriele Mori, dimessosi ad aprile per i contrasti con alcuni esponenti del Partito Democratico. Democrats che in questi giorni hanno vissuto la loro fase congressuale, che ha decretato segretario locale Diego Santoni, «sul quale – sostiene il movimento minoritario all’interno del Pd, Confronto Democratico – si è realizzata una convergenza fino a poco tempo addietro considerata impensabile: quella fra Stefano Bertuzzi e Alessandro Broccatelli, rappresentanti di due anime del partito ritenute inconciliabili tra loro. Per noi e Ines Scacchi la riconciliazione da perseguire è invece quella fra il partito e i suoi iscritti». Ines Scacchi è stata la candidata alla segreteria per Confronto Democratico, nonché una delle undici “anime di Capodarco” promotori dell’iniziativa “Grottaferrata si sceglie da sé”, che in questi giorni è in scena nel paese castellano: «Elettori del centrosinistra e i rappresentanti delle associazioni e dei partiti disposti a confrontarsi concretamente sul futuro della città. L’obiettivo di fondo – spiegano gli organizzatori – è avviare un nuovo processo unitario tra le diverse forze di ispirazione laica e cattolica, socialista, riformista, ambientalista ed è necessario che questo percorso nasca dal basso, dalla sensibilità e dalla volontà dei cittadini per mettere in campo una nuova alleanza di cui movimenti, associazioni, organismi autonomi della società civile possano sentirsi protagonisti». Vedremo se il centrosinistra riuscirà nell’impresa, con quale programma e con quali nomi. Anche nel centrodestra ancora nulla di ufficiale, anche se in tema di candidatura a sindaco circola già qualche nome tra cui quello di Giampiero Fontana, consigliere comunale Pdl nella scorsa legislatura ed estremo oppositore della giunta Mori. Pronto all’avventura elettorale M5S, sulla cui connotazione ne sapremo di più il 16 novembre quando il gruppo grillino presenterà i componenti e affronterà le problematiche del territorio tramite un incontro con i cittadini e parlamentari al teatro Ex Sacro Cuore.
FRASCATI: MIRKO FIASCO LANCIA LA SUA CANDIDATURA
Orizzonti elettorali focosi anche a Frascati. Mentre il Pd locale nomina Francesca Sbardella segretario – che avrà il difficile compito di ricomporre i dissidi del capogruppo consiliare Posa col circolo cittadino – il Pdl, dopo anni di opposizione, vuole prendere la guida dell’amministrazione. A lanciare la sua candidatura in tal senso è il consigliere comunale Mirko Fiasco, tra i più fervidi oppositori della giunta del sindaco Di Tommasso: «Ho dato la disponibilità alla candidatura a primo cittadino della città di Frascati. Il Pdl locale, attraverso una nota della coordinatrice Anna Delle Chiaie – esordisce Fiasco – si è espresso favorevolmente per un rinnovamento e sulla mia figura. Alla Convention il supporto l’ho avuto anche dal senatore Aracri, dall’onorevole Palozzi e dal sindaco di Montecompatri De Carolis. Presenti anche l’assessore del Comune di Monteporzio Giuliano Imperatori ed il consigliere di Fratelli D’Italia del Comune di Velletri Dario Di Luzio. Ci riconosciamo – rilancia il giovane esponente Pdl – in un’area moderata, liberale, cattolica. Gli incontri con la cittadinanza, le categorie e le associazioni sono costanti. La Coordinatrice Anna Delle Chiaie sta portando avanti un lavoro proficuo e costruttivo».