«Da molto tempo la Chiesa di Albano – ha Monsignor Marcello Semeraro durante l’inaugurazione – mostra una concreta attenzione verso quei suoi fedeli che vivono in situazione di separazione, divorzio e nuova unione. Già dal 1997 il nostro Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia realizza annualmente e con regolare scadenza percorsi di vita e di fede con gli sposi che vivono in situazione di separazione, divorzio e nuova unione. È una iniziativa che appartiene alla pastorale ordinaria della nostra Chiesa di Albano, che da venti anni incontra e si lascia incontrare da quei figli e fratelli che ha generato come sposi nel sacramento delle nozze e che ora vivono il dolore di un amore ferito, fallito, finito».
Contiene oltre venti stanze e spazi per le riunioni e le attività, oltre a uno sbocco sulla spiaggia in cui i padri separati, in attesa di una soluzione abitativa, potranno sia vivere dignitosamente, sia incontrare in modo adeguato i propri figli nei momenti di visita, sostenuti e accompagnati nell’elaborare la nuova condizione di solitudine dopo la separazione e nella ricerca di una nuova sistemazione.
Al taglio del nastro c’erano il sindaco Mario Savarese, il suo predecessore Luca Di Fiori, il direttore della Caritas diocesana don Gabriele D’Annibale e tantissimi cittadini. Anche il Papa ha salutato positivamente questa nuova struttura: «Quando l’ho detto a Papa Francesco, mi ha risposto “è una cosa buona”», ha riferito il vescovo.