“Il mio assistito – spiega il legale in una nota – prima di tutto manifesta tutto il proprio enorme dolore ai familiari della vittima Marzia Fernandes, pur consapevole che ogni sua parola possa risultare inopportuna in questo tragico momento”.
Il 40enne, tramite il suo legale, precisa anche “di aver chiamato immediatamente dopo l’urto i soccorsi e di essersi messo a disposizione dell’Autorità per l’accertamento della propria identità e della dinamica del sinistro, sottoponendosi volontariamente a tutti i test necessari all’accertamento del tasso alcolemico e all’assunzione di sostanze psicotrope, all’esito dei quali al momento non è stata contestata alcuna fattispecie di reato”.
“Il mio assistito – prosegue ancora l’avvocato Cavatorta – ci tiene a precisare quanto sopra non solo o non tanto per evitare che l’ingiustificato utilizzo di termini come “pirata della strada”, “ubriaco” o “fuggitivo”, provochi comprensibili ma pericolosi sentimenti di rabbia nella comunità in cui vive con la propria famiglia, ma anche perché la diffusione o la strumentalizzazione di notizie imprecise non appare rispettosa del dolore degli stessi congiunti della vittima”.
Ringraziamenti infine ai “Carabinieri di Aprilia intervenuti sul luogo del sinistro, per l’umanità e la comprensione dimostrata”.