L’educazione al rispetto parte dalla scuola
I Comuni ed i Sindaci, oltre che sostenere reti per prevenire le violenze contro le donne e favorire Centri Antiviolenza e Case Rifugio per donne vittime di violenza, possono e devono promuovere e sostenere iniziative di sensibilizzazione e informazione nelle scuole e nei luoghi frequentati da ragazzi e ragazze. È importante che dal mondo della scuola parta una educazione al rispetto, ma soprattutto che la scuola faccia capire a bambini e ragazzi, potenziali future vittime o carnefici, che una alternativa alla violenza c’è e va percorsa. Investire sulla prevenzione e l’educazione al rispetto e alle differenze di genere, per contrastare una piaga sociale come la violenza sulle donne, deve essere un imperativo categorico.
Aiuto anche agli uomini vittime di violenza, futuri carnefici
I Comuni possono promuovere e sostenere progetti volti ad incoraggiare gli uomini – vittime di maltrattamenti – ad adottare comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali, per prevenire nuove violenze e modificare i modelli comportamentali violenti. Proprio individuando, attraverso i Servizi Sociali, questi potenziali soggetti a rischio si può determinare una presa di coscienza del problema e prevenire future azioni violente.
Regolamenti comunali
I Comuni possono e devono inserire nei propri Regolamenti procedure che vietino l’utilizzo, anche da parte di soggetti privati, di messaggi pubblicitari che contengano immagini o frasi che offendano le donne o che istighino alla violenza contro le donne. Ci si può opporre a messaggi violenti od irrispettosi, che possano ad esempio suscitare in qualche mente deviata incitamento o giustificazione alla violenza contro le donne.