Da come si legge, l’aeroscalo è “sede del 70º stormo “Giulio Cesare Graziani” dell’Aeronautica militare. Tale reparto è completamente dedicato all’addestramento al volo dei piloti provenienti dall’accademia aeronautica nonché da altre componenti delle forze armate italiane quali la Guardia di finanza, l’Esercito italiano, la Polizia di Stato e della Marina militare. Inoltre l’aeroporto ospita il locale aeroclub”. A quanto pare il motivo dell’inattività sarebbe collegato all’acquisto di SF-260EA, aerei con “problemi legati a casi di “piantata” del motore, cioè un sottopotenziamento dello stesso”, perciò inutilizzati e inutilizabili almeno fino al momento di un ipotetico aggiornamento che possa renderli operativi “anche al fine di scongiurare l’acquisto di nuovi ed ulteriori aerei che vanificherebbe l’ingente investimento pubblico già assunto”.
Vacciano, oltre a chiedere se fosse “a conoscenza dei fatti esposti”, invita il Ministro della Difesa ad esplicitare “quali interventi di competenza intenda adottare al fine di ripristinare l’operatività della scuola di addestramento dell’aeroporto” e per quali motivi al momento dell’impegno di spesa di questi velivoli, che pare risalga al 2005, non si sia provveduto a valutare gli stessi dal punto di vista prestazionale, prima di chiudere l’accordo e eseguire la transazione di denaro pubblico in favore di quello che sembra un poco oculato acquisto a “scatola chiusa”.