La vicenda di Davide Cervia, l’esperto di tecnologie belliche sparito nel nulla davanti alla sua casa di Velletri, il 12 settembre del 1990, rischia di finire nel dimenticatoio. Il 29 maggio il caso potrebbe essere archiviato nel suo procedimento civile. I familiari, però, si oppongono ed hanno chiesto il ritiro della richiesta di prescrizione avanzata e chiederanno di ascoltare i testimoni e di prendere in considerazione documenti che non sono mai stati esaminati neanche nel procedimento penale. Da anni ormai il caso della scomparsa di Davide Cervia è avvolto da troppi misteri, depistaggi, documenti falsi, testimonianze mai ascoltate, attentati, minacce, fatti inspiegabili vissuti dai due figli e dalla moglie. Per trasformare l’ipotesi dell”’allontanamento volontario” a quello del ”rapimento” ci sono voluti ben dieci anni: la famiglia non rinuncerà facilmente a conoscere la verità e continuerà a combattere per smontare il muro di silenzio che avvolge la vicenda.