È stato un postino ad accorgersi di una busta da lettere con dentro proiettile, presso il centro di smistamento della posta di Pomezia. L’uomo ha preso la missiva, senza francobollo e solo con l’indirizzo di Marina Inches, segretaria comunale del Comune di Ardea e l’ha portata di corsa ai Carabinieri che hanno avviato le indagini. Dentro la lettera, che di fatto non è mai arrivata nelle mani della Inches, un foglietto sul quale era scritto un avvertimento: “Stai zitta”. Nella stessa busta il proiettile. La pesante minaccia risale ai primi giorni dello scorso mese di agosto quando la dottoressa Inches ancora ricopriva l’incarico di Segretaria generale e di responsabile dell’Anticorruzione al comune di Anzio ed è certamente legata al suo lavoro presso il Comune neroniano. La Inches aveva già deciso per il trasferimento ad Ardea ma al momento dell’invio della lettera nessuno ne era a conoscenza, la lettera minatoria è arrivata due giorni prima del programmato avvicendamento. La segretaria è stata quindi ascoltata dai militari di Anzio che l’hanno informata dell’episodio e le hanno mostrato la lettera e con cui si sono confrontati sui fatti e sulle possibili implicazioni della pesantissima minaccia. Le indagini spaziano a 360 gradi e non si esclude nessuna ipotesi. La lettera e il proiettile sono stati sottoposti ad esami scientifici e si sta valutando anche il percorso della lettera. Sulla vicenda gli inquirenti mantengono il massimo riserbo.
“Stai zitta, questo chiede la Mafia, di non parlare, e noi lo sappiamo bene che Il silenzio è mafia”, spiega il sottosegretario di Stato all’Interno on. Luigi Gaetti.
“La pesante minaccia è l’ennesimo chiaro segnale della situazione grave del litorale romano e pontino, l’ennesimo segnale che segna la presenza forte della MAFIA ad Anzio. Dobbiamo indirizzare il nostro lavoro istituzionale a contrastare queste continue minacce, la Mafia chiede il silenzio che trae origine dall’oggettiva carenza di una solida, diffusa, capillare rete di fiducia nello Stato. Lo Stato – conclude il sottosegretario Gaetti – sostiene ed incoraggia chi decide di opporsi a questi atti intimidatori e decide di denunciare”.